Dopo la riunione privata con i soli soci per le relazioni del presidente e del comitato finanziario, con l’approvazione del bilancio, si è poi tenuta una conferenza relativi sull’analisi dello scenario attuale e futuro per l’import di cereali e proteici in relazione a un’attenzione particolare per la salute dei consumatori. Per quanto riguarda i numeri dell’Anacer, gli associati movimentano circa 20 milioni di tonnellate di merce importata, per un controvalore in volume d’affari pari a 9 miliardi di euro.
“Il tema della tutela della salute del consumatore è in linea con la politica portata avanti dalla nostra associazione, che vede in primo piano sicurezza e salubrità del prodotto – sottolinea il presidente di Anacer Carlo Licciardi – rRscontri positivi infatti arrivano sia dai crescenti controlli qualitativi e dalle misure di autocontrollo, messe in atto dalle aziende sia dalle verifiche disposte dagli enti preposti. I risultati di questi controlli dicono che non ci sono situazioni preoccupanti. Questo è sicuramente un attestato che le imprese lavorano correttamente e che tutta la filiera rispetta i rigorosi principi di salubrità. Noi dobbiamo mettere in grado l’industria italiana di produrre sapendo che trasforma materia prima sana”.
“Siamo da sempre impegniti a osservare i cambiamenti e in particolare quelli in atto nel commercio internazionale, discutendone al suo interno con tutti gli associati - commenta il vicepresidente Niccolo D'Andria - Per questo motivo vogliamo continuare a garantire l’import di prodotti sani, nel pieno rispetto dei parametri”.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Anacer - Associazione nazionale cerealisti
Autore: Lorenzo Pelliconi