L’aumento è dovuto in particolare al granturco (+965.000 t), e ai semi oleosi (+203.000 tonnellate di semi di soia). Risultano invece in calo gli arrivi sia di grano tenero (-461.000 t), che di farine di estrazione (-151.000 t, di cui -141.000 t di farina di soia).
Tra gli altri prodotti in esame si registra l’aumento delle importazioni di orzo (+34.000 t), di grano duro (+15.000 t) e, tra gli altri cereali, di sorgo (+66.000 t), oltre ai prodotti trasformati/sostitutivi (+17.000 t) e crusca (+17.400 t). Le importazioni di riso (risone, riso semigreggio, riso semilavorato e lavorato a fondo e rotture di riso) risultano aumentare di 6.300 tonnellate rispetto al 2012.
Le esportazioni dall’Italia dei prodotti del settore cerealicolo nei primi sette mesi del sono aumentate di 149.000 tonnellate rispetto al 2012 (+6,8%).
L’aumento si deve alle esportazioni di pasta alimentare (+72.000 t) e dei cereali in granella (+57.000 t). Risultano in aumento anche le vendite dei mangimi a base di cereali (+12.000 t), della farina di grano tenero (+10.000 t) e della semola di grano duro (+12.000 t). In diminuzione le esportazioni dei prodotti trasformati di 25.000 tonnellate.
Per quanto riguarda il riso considerato complessivamente tra riso lavorato a fondo, semilavorato, semigreggio e risone, le esportazioni aumentano di circa 11.000 t (+2,5%).
I movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei primi sette mesi del 2013 un esborso di valuta pari a 3152,1 milioni di euro (2567,7 nel 2012) e introiti per 1826,9 milioni di euro (1680,6 nel 2012).
Pertanto il saldo valutario netto è pari a -1325,2 milioni di euro, contro -887,1 milioni di euro nel 2012.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Anacer - Associazione nazionale cerealisti