Le importazioni di cereali e semi oleosi in Italia nei primi quattro mesi del 2012 sono diminuite di 613.000 tonnellate rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente (-11%); è quanto emerge da un comunicato di Anacer, Associazione nazionale cerealisti.

Si riducono le importazioni dei cereali in granella (-613.000 tonnellate, pari a -17%), tra cui il granturco (-247.000 t), il grano duro (-180.000 t), l'orzo (-112.000 t) e il grano tenero (-72.000 t). Le importazioni di riso (risone, semigreggio, semilavorato e lavorato a fondo), risultano in diminuzione rispetto all'anno precedente di 5.700 t. (-15%). 

Tra gli altri prodotti destinati all'alimentazione animale viene registrato un aumento nelle importazioni dei prodotti trasformati/sostitutivi (+7,3%) e una diminuzione nella crusca (-24%) e nei mangimi a base di cereali (-1,9%).

Le importazioni in Italia di farine proteiche di estrazione si confermano ai livelli dell'anno precedente (circa 902.000 tonnellate, di cui 671.000 t. di farina di soia), mentre i semi e frutti oleosi segnano una leggera diminuzione di 12.000 t (-2,4%) dovuta in particolare ai semi di girasole.

Le esportazioni del settore cerealicolo nel quadrimestre considerato sono diminuite di 241.000 tonnellate rispetto allo stesso periodo del 2011 (-17%). Risultano in diminuzione soprattutto le vendite all'estero dei cereali in granella (-200.000 tonnellate, di cui -169.000 t. di grano duro e -59.000 t. di mais), dei prodotti trasformati (-18.000 t) e del riso (nel complesso tra risone, semigreggio, semilavorato e lavorato a fondo) di 19.000 tonnellate (-7,1%). 

Diminuiscono in misura minore le esportazioni di semola di grano duro (-12%) e di mangimi a base di cereali (-2,7%), mentre si confermano sostanzialmente al livello dell'anno precedente le vendite di pasta alimentare. Risultano invece in aumento le esportazioni di farina di grano tenero (+15,7%).

I movimenti valutari relativi all'import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei primi quattro mesi del 2012 un esborso di valuta pari a 1443,4 milioni di euro (1651,7 nel 2011) e introiti per 929,4 milioni di euro (960,0 nel 2011).

Pertanto il saldo valutario netto è pari a -514,0 milioni di euro, contro -691,7 milioni di euro nel 2011.