Aria piuttosto fredda in discesa dal Polo Nord ha generato un profondo vortice depressionario tra Corsica e Sardegna. Porterà una parentesi di forte maltempo su tutta l'Italia con venti sostenuti che potrebbero raggiungere intensità di burrasca sulle aree tirreniche centro meridionali. La ferita ciclonica non guarirà tanto facilmente, tant’è che dal weekend subentrerà una nuova perturbazione artica.
Analisi e previsione
Una colata di aria polare in discesa dalla Groenlandia sta movimentando il quadro meteorologico italiano. Giunta dal Golfo del Leone dopo aver attraversato la Francia, ha innescando una profonda depressione mediterranea - con minimi al suolo fino a 980 hpa - che ha riattivato una parentesi di vivace maltempo su molte regioni italiane, in particolare del Centro-Sud.
Complici le temperature molto basse, la neve è risultata la protagonista numero uno del quadro meteorologico delle pianure al Nord, a quote collinari invece sulle aree centrali e Sardegna. Valori termici piuttosto freddi in quota, ma non particolarmente gelidi nei bassi strati: per questo le nevicate sino al piano hanno interessato solo alcune parti del territorio peninsulare.
Il maltempo insisterà ancora per qualche ora, perché l’evoluzione dell’area ciclonica verso sud-est, in direzione della Sicilia, libererà i cieli centro settentrionali dagli addensamenti, aree che risentiranno di un sensibile miglioramento che prenderà piede nella giornata di venerdì e sabato. Una sostenuta ventilazione continuerà però a coinvolgere il Mediterraneo, ove i mari si presenteranno molto mossi o agitati.
Nuova colata artica da domenica
Il profondo vortice ciclonico che affonderà dapprima tra Sicilia e Nord Africa, poi in successiva evoluzione verso la Grecia, continuerà a richiamare aria fredda dal Nord Europa. Una manovra che movimenterà il quadro meteorologico nella giornata di venerdì e sabato del Centro e del Sud, ove si prevede una fase caratterialmente invernale con nuove nevicate a quote collinari sulle regioni adriatiche, tra Abruzzo e Molise, al Mezzogiorno e sulla Sicilia tirrenica.
La depressione, abbandonando successivamente il Mediterraneo in direzione del mar Nero, lascerà maggiore spazio ad una ripresa dei geopotenziali ad iniziare dai settori occidentali con cieli sereni o poco nuvolosi quasi ovunque domenica. Si tratterà però solo di una breve tregua, perché nelle ultime ore del fine settimana un nuovo impulso artico, in discesa dalla penisola scandinava, si tufferà nuovamente sul Mediterraneo favorendo la formazione dell’ennesimo vortice ciclonico tra Mar Ligure ed alto Tirreno.
Ulteriori tendenze meteo
Tra il 27 e il 31 di gennaio giungeranno quindi in rapida successione due nuovi nuclei così vicini l'uno all'altro che sarà quasi impossibile capire dove finirà il primo ed inizierà il secondo. Ne consegue comunque un peggioramento che colpirà principalmente le regioni centro-settentrionali, con nuove possibilità di neve a quote basse (fino in pianura) sulle aree nord-orientali, sulle aree interne delle regioni centrali ed a quote collinari lungo l’Appennino meridionale. Piogge e rovesci al Centro-Sud laddove non sono previste nevicate; molto freddo al Centro-Nord con estese gelate in pianura e lungo le valli in particolare nella prima fase.
Dall’analisi delle ultime elaborazioni dei centri previsionali l’impulso risulterà però meno intenso del precedente, ma molto dipende anche dalla traiettoria dell’ondulazione, perché impattando maggiormente sull’Arco Alpino rallenterà la corsa verso Sud.
Qualche ora più soleggiata e mite introdurrà l’ultima fase dell’orizzonte previsionale, tra l’1 ed il 2 febbraio, quando arriverà l’ennesimo nucleo di aria artica, ma questa volta preceduto da un richiamo mite ed umido di libeccio. Non mancheranno abbondanti precipitazioni soprattutto sulle regioni centro-meridionali e lungo l’arco alpino; se il cuscino freddo dovesse resistere alla breve parentesi mite potrebbero nell’occasione già presentarsi abbondanti nevicate sulle pianure di nord-occidentali.
Temperature sotto le medie, ma non gelide
L’alta pressione delle Azzorre continuerà ad interessare l’oceano Atlantico, una posizione che manterrà sbarrata la strada alle classiche perturbazioni, ma conserverà intatta la porta nord-occidentale ove scenderanno con facilità le correnti settentrionali dal Nord Europa.
Il contesto continuerà ad essere caratterizzato da condizioni invernali anche per tutta la prossima settimana, con un freddo sempre presente ma non troppo rigido, trattandosi d'aria artico-marittima.