Il mese di gennaio è iniziato in un contesto freddo ed altopressorio con rapido cedimento grazie una serie di attacchi invernali anche di un certo rilievo, con la tendenza di incursioni continentali paventata nel precedente appuntamento.

Ottimali le performances delle stagionali per il mese in corso, per la graduale migrazione dell'alta pressione verso i settori occidentali e le alte latitudini, aprendo un varco per il canale artico-continentale specie dopo le festività della Epifania.
Da notare la prevista forte fase di maltempo invernale che potrebbe dare un'impronta decisa al mese in corso dal punto di vista termico, con neve anche alle basse quote, in altalena all'alta pressione.
Per febbraio le ultime elaborazioni modellistiche si attendono un mese che vedrà un clima nella prima parte instabile con maggiori precipitazioni, ove si avranno nevicate alle quote medie e sulle Alpi, a seguire un addolcimento delle temperature rigide dell’ultimo periodo.
La circolazione atmosferica prevalente si disporrà tra la convergenza tra l’aria fredda settentrionale o anti-zonale, e l’aria più mite in arrivo dai quadranti occidentali, con possibili pause altopressorie tra eventi di freddo nella seconda parte.
Le precipitazioni potrebbero attestarsi sulla media precipitativa al centro-nord, anomalie invece leggermente negative per le aree sud-orientali.

Focus Italia: febbraio mese variabile e dinamico nella prima fase, con addolcimento termico
Questa fase stagionale denota un clima improntato verso diversi momenti anticiclonici alternati a interventi continentali, colpevoli di parentesi nevose anche alle basse quote.
Il mese di febbraio potrebbe esordire con interferenze fredde dalle alte latitudini e saccature dai quadranti occidentali che attiverebbero in prima battuta correnti meridionali con maggiori precipitazioni al centro-nord. Non si escludono fugaci ritorni invernali.

Italia settentrionale
Il mese di febbraio potrebbe esordire con instabilità diffusa in arrivo dall’Atlantico, in graduale evoluzione verso i settori orientali. Attesi nel contesto venti sciroccali con possibili abbondanti nevicate sulle Alpi a quote medie. 
La fase centrale del mese sarà caratterizzata da impulsi settentrionali più freddi sbilanciati ad occidente, con ancora passaggi instabili e con neve a quote anche collinari, il tutto con venti sostenuti, cui seguirebbe una situazione di alta pressione.
L'ultima decade vedrebbe prima un contesto altopressorio e mite, con a seguire una possibile irruzione di aria fredda in particolare sui settori nord orientali, più al riparo quelli occidentali.
Il mese al Nord trascorrerebbe quindi con un clima in linea con le medie del periodo, salvo alcune oscillazioni nel corso del mese, con una media precipitativa più cospicua durante la prima fase.

Italia centrale
Anche per le regioni centrali il mese potrebbe esordire con instabilità diffusa che dai settori tirrenici si spingerebbe a levante. Venti sciroccali con possibili nevicate sugli Appennini, ma a quote medio-alte; maggiori schiarite sulle aree costiere adriatiche.
La fase centrale del mese sarà caratterizzata da impulsi settentrionali più freddi, con ancora passaggi instabili e nevicate a quote anche collinari sulla parte più alta dell'Italia centrale, il tutto con venti sostenuti, cui seguirebbe un ritorno all'alta pressione.
L'ultima decade vedrebbe un andamento simile alle regioni del nord Italia.
Nel complesso il Centro trascorrerebbe il febbraio con un clima in linea con le medie del periodo, salvo alcune oscillazioni intorno al 20, con una media precipitativa più cospicua sulle aree tirreniche

Italia meridionale
Instabilità diffusa in apertura del mese che dai settori tirrenici si spingerebbe a levante. Venti sciroccali con possibili nevicate sugli Appennini, ma a quote alte, maggiori schiarite sulle aree costiere adriatiche e ioniche.
La fase centrale sarà caratterizzata da impulsi settentrionali più freddi, con ancora passaggi instabili e nevicate a quote medie sui rilievi, il tutto con venti sostenuti. Seguirebbe una fase altopressoria.
Il contesto altopressorio e mite, come nel resto di Italia, caratterizzerà l'ultima decade; seguirà una possibile irruzione di aria fredda sul comparto adriatico, con nevicate a quote collinari.
Nel complesso i valori teorici risulterebbero leggermente sopra la media, salvo alcune oscillazioni nel corso del mese, con una media precipitativa più carente sui settori orientali.

Tendenza per i prossimi mesi in Italia 
Dalle ultime analisi la stagione invernale potrebbe avere di colpo un risveglio nel mese successivo, ovvero in marzo, dopo un periodo tutto sommato piuttosto mite dal punto di vista termico.

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