Interessanti le performances delle stagionali per il mese di novembre, con saccature fredde che hanno fatto confluire contributi umidi e perturbati sui settori occidentali, con azioni di maltempo bloccati come nella seconda parte del mese al settentrione, seguita poi dal previsto affondo polare.
Da notare la prevista forte fase di maltempo culminata con l'evento alluvionale al Nord-Ovest, in particolare sul Piemonte.
Per gennaio è atteso, viste le simulazioni dei modelli meteorologici, un mese statico con diverse fasi contraddistinte da alta pressione, ed altre con irruzioni di natura continentale.
La circolazione atmosferica prevede diversi passaggi perturbati sulla porzione occidentale del continente, con possibili innesti gelidi da Nord-Est intervallati da staticità anticiclonica. Alcune gocce instabili da Ovest potrebbero attivare scorrimenti sciroccali con nevicate da cuscinetto, anche se si tratta di possibili eventualità di difficile individuazione.
Le precipitazioni si attesteranno nella media precipitativa a Sud-Est, leggermente negativa sino al 20 gennaio al centro-nord.
Comparazione col precedente outlook
Questa fase stagionale denota un clima improntato verso un contesto anticiclonico che oscillerebbe puntando a fasi alterne le alte latitudini, con periodi stabili più o meno lunghi seguiti da irruzioni nord-orientali.
Focus Italia: gennaio tra alta pressione ed interventi continentali
Il mese gennaio potrebbe esordire con influenze continentali almeno parziali, cui seguirebbe una robusta fase altopressoria di almeno una settimana o decade per l'inizio di un raffreddamento parziale della stratosfera: sarebbe però solo il preludio per un successivo assalto invernale.
Italia settentrionale
I primi giorni dell’anno potrebbero esordire con aria gelida da Nord-Est e un possibile scorrimento umido e nevoso su alcune zone, a carattere temporaneo. A seguire dalla fine della prima decade o poco prima si farebbe strada una robusta alta pressione.
La fase centrale del mese sarà caratterizzata da pochi scorrimenti instabili sulle Alpi e clima rigido di notte, mentre di giorno il clima assolato premierebbe un contesto termico e climatico in linea con le medie del periodo o poco oltre e possibili giornate con formazioni nebbiose anche molto dense.
L'ultima parte del mese vedrebbe un nuovo assalto invernale, con contesto variabile in peggioramento da Ovest, cui seguirebbe un'irruzione fredda: la neve potrebbe cadere sulle aree pianeggianti, ma in modo transitorio.
Gennaio potrebbe trascorrere al Nord con un clima in linea con le medie del periodo, salvo alcune oscillazioni nel corso del mese, con una media precipitativa leggermente più bassa di quella registrata negli ultimi 30 anni.
Italia centrale
Anche al Centro il nuovo anno esordirà all’insegna dell’aria gelida dai settori orientali e un possibile scorrimento umido e nevoso a carattere temporaneo, specie nelle aree nord-appenniniche. A seguire dalla fine della prima decade si farà strada una robusta alta pressione, con brinate notturne.
La fase centrale del mese trascorrerà con pochi sbalzi e clima rigido di notte, mentre di giorno il sole premierebbe un contesto termico nelle medie del periodo o forse leggermente sopra.
L'ultima decade vedrebbe un nuovo assalto invernale, con contesto variabile per perturbazioni in arrivo da Ovest, cui seguirebbe un'irruzione fredda, inizialmente più attiva sulla parte alta del centro, in estensione poi all'area adriatica che tornerebbe ad imbiancarsi.
Gennaio trascorrerà quindi in un contesto termico e pluviometrico nelle medie del periodo, salvo una leggera carenza precipitativa a ponente
Italia meridionale
Correnti più fredde dai quadranti nord orientali interesseranno nei primi giorni dell’anno anche le regioni meridionali, seguito da un possibile scorrimento umido e nevoso in collina. A seguire dalla fine della prima decade prenderebbe piede una robusta alta pressione, con brinate notturne e ampi spazi soleggiati di giorno.
Poche novità per la fase centrale, con clima rigido di notte e assolato nelle ore centrali, contesto che premierebbe un quadro termico nelle medie del periodo o forse leggermente sopra.
L'ultima decade vedrebbe un nuovo assalto invernale, con contesto variabile in peggioramento da Ovest, cui seguirebbe un'irruzione fredda, inizialmente in modo marginale con venti forti da Sud-Ovest, in ingresso poi anche al meridione con nevicate a quote collinari.
Il mese al Sud trascorrerebbe con un contesto termico e pluviometrico nelle medie del periodo.
Tendenza successiva prossimi mesi Italia
Dalle ultime analisi la stagione invernale potrebbe avere ancora chance a gennaio, specie nella prima e ultima parte, per poi evolvere verso una possibile primavera anticipata a febbraio, nel quale non sono escluse incursioni tardive di freddo invernale, ma in un contesto mediamente più mite.