Si è svolto ieri a Rizziconi (Rc) l’incontro tecnico organizzato da Arssa Calabria, Protos e dalla Ditta Ferdinando Lentini che ha visto il coinvolgimento delle delegazioni locali di Coldiretti, Cia e Confagricoltura e la partecipazione di un centinaio di agricoltori, tecnici ed operatori della zona.
L’obiettivo, chiarito da Santino Luppino, presidente di Protos, nel suo saluto di introduzione: dare spazio alle nuove tecniche colturali legate all’actinidia che tanto contribuisce alla valorizzazione del territorio della Piana di Gioia Tauro.
Le relazioni
Rosario De Leo - Divulgatore Arssa
'Inquadramento sulla coltivazione del kiwi'
Il kiwi è una coltura che dà reddito ed occupazione nella piana di Gioia Tauro e con i suoi 2.500 ettari coltivati rappresenta circa il 9% dell’intera superficie coltivata in Italia. L’Arssa ha come obiettivo quello di accogliere le esigenze del territorio e favorire la divulgazione anche in questo comparto e con la sua relazione De Leo ha fornito un inquadramento della coltura con storia, diffusione, prospettive ed interesse economico.
Francesco Cufari - Divulgatore Arssa
'Impatto ambientale e sviluppo sostenibile'
In attesa del 2014, quando entrerà in vigore la normativa sull’uso sostenibile degli agrofarmaci, Cufari ha spiegato cos'è la sostenibilità: cercare di soddisfare i bisogni di oggi senza compromettere le prospettive future ed applicando la regola delle “3R”: Ridurre, Riutilizzare e Riciclare.
Secondo i dati presentati, l'agricoltura incide per il 33% dell'effetto serra a livello mondiale ed è stata particolarmente interessante l’osservazione che ha posto a confronto l'impronta ecologica relativa a tutti gli alimenti presenti nella piramide alimentare (quelli che servono in minore quantità… sono anche quelli maggiormente inquinanti).
Obiettivo è quello di raggiungere un'economia nel rispetto delle capacita rigenerative ed assimilative dei sistemi naturali.
E stata inoltre esaminato l'impatto ambientale dell'attività agricola ed è stato evidenziato come la coltivazione dell'actinidia si inserisca perfettamente nell'agricoltura sostenibile, se opportunamente coltivata in agricoltura integrata e biologica regolata dai disciplinari regionale di produzione integrata e dalle norme di difesa biologica.
Alejandro Reid – Tecnico BMS
'La potatura del kiwi'
Nel suo intervento Reid ha evidenziato le basi fisiologiche, i principi fondamentali e le nuove tecniche che permettono di sfruttare al massimo l'apparato fogliare, riducendo gli interventi di potatura verde e migliorando la produzione.
Le regole fondamentali:
- limitare l'azoto (da 37 a 65 unità di azoto per ettaro in impianti in piena produzione);
- apportare azoto solo dalla fioritura e fino a 30 giorni dalla fine della fioritura (non prima della fioritura, non dopo tale periodo);
- "lavorare" sulle foglie vicino al frutto (specialmente le 2-4 foglie dopo l'ultimo frutto) favorendone l’illuminazione e la nutrizione fogliare.
La potatura deve essere una pratica perfettamente integrata al sistema di produzione (in particolare con fertilizzazione, impollinazione e irrigazione), evitando lo sviluppo di succhioni e rami a crescita indeterminata e favorendo la formazione tralci di qualità a crescita determinata (anche utilizzando la tecnica della potatura verde spurs).
In pratica la potatura deve ridurre il vigore vegetativo, trasferire l'energia della pianta alla frutta e garantire la qualità dei frutti in tutta la pianta, evitando ombreggiamenti e utilizzare, ai fini produttivi, anche rami di due anni.
Alberto Bortolato - Tecnico responsabile BMS
'La nutrizione del kiwi'
Bortolato ha presentato la tecnica di "nutrizione totale per via fogliare" messa a punto da BMS: prevede la somministrazione di tutti gli elementi nutritivi necessari per la produzione del kiwi, riducendo molto l'apporto di nutrienti e azzerando le perdite di fertilizzante a terra.
Il sistema si basa sulla capacità di scambio cationico delle foglie e, grazie alla elevata capacità di assimilazione delle foglie del kiwi, il sistema si adatta molto bene a questa specifica coltura.
Alla base dei buoni risultati sta la qualità dei fertilizzanti utilizzati, che devono essere esenti da inquinanti, non fotolabili, solubili totalmente e con titoli elevati e bilanciati per la specie.
I prodotti BMS sono chelati con una tecnologia particolare che ne assicura la massima assimilazione e che permette di garantire un'efficienza degli elementi da 10 a 30 volte superiori rispetto alle somministrazioni degli stessi a terra.
Ivano Valmori - Direttore Agronotizie
'Internet per l’agricoltura: quali scenari'
Nell’occasione è stata presentata una relazione che ha tracciato l’evoluzione dell’uso dell’informatica in agricoltura e le soluzioni messe a punto da Image Line: banche dati, web magazine, web application e software specifici per le aziende agricole.
Image Line Network risulta oggi il network per l’agricoltura più importante d’Europa, con 19 portali, 103.000 iscritti e oltre 1,5 milioni di pagine viste ogni mese
I saluti e gli auspici per il futuro del kiwi sono stati affidati a Antonio Inuso - presidente CIA Reggio Calabria, Angelo Politi - direttore Confagricoltura Reggio Calabria e Ferdinando Lentini, titolare dell’omonima ditta che distribuisce mezzi tecnici e soluzioni per l’agricoltura della piana di Gioia Tauro.
L’incontro è proseguito nella giornata successiva con quattro prove partiche di potatura verde in altrettante aziende agricole della zona, con il coinvolgimento degli agricoltori e dei tecnici.
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Fonte: Agronotizie