Ciò è però possibile solo conoscendo profondamente le variabili chiamate in campo, poiché solo attraverso la loro conoscenza le si può controllarle e influenzarle positivamente.
Proprio in tal senso, i Technology Center di Dekalb mettono in campo le migliori innovazioni in materia di genetica, di tecnologia e di soluzioni per la difesa della coltura.
Il primo passo da compiere è senza dubbio la puntuale mappatura del suolo, al fine di evidenziarne le specifiche potenzialità produttive e la loro variabilità nel medesimo appezzamento. In tal modo è possibile anche massimizzare i benefici derivanti dall'adozione di tecniche di semina di precisione.
Successivamente, grazie alle tecnologie Aquatek, si possono anche ottimizzare le pratiche irrigue, rendendole più efficienti. Queste tecnologie si basano sui dati del suolo confrontati con quelli meteo e con foto da satellite. In tal modo si irriga solo dove serve, quando serve e con la quantità di acqua che serve.
Alla raccolta è infine possibile mappare in tempo reale anche le produzioni.
Tutte queste tecnologie sono state portate da Dekalb in cinque aziende agricole ad alto tasso d'innovazione scelte all'interno del panorama maidicolo italiano, conivolgendole nel progetto Groundbreakers, ovvero "gli apripista". L'obiettivo è quello di massimizzare le rese metro quadro per metro quadro.
Il recente concetto di smart farming ha infatti come target la massimizzazione della redditività e delle produzioni del mais, minimizzando gli sprechi.
Guarda il video di Dekalb incentrato sullo smart farming:
© AgroNotizie - riproduzione riservata