Lo studio dell'agenzia ha individuato come la luce sia l'unico fattore che possa individuare con semplicità e precisione il periodo in cui le api sono in attività. Dopo il tramonto “le api vanno a dormire” e quindi eventuali trattamenti con agrofarmaci dovrebbero avere minore impatto.
Lo studio dell'Agenzia era veramente rivolto a quegli agrofarmaci che usufruiscono della deroga al divieto generico di trattare durante la fioritura ma il ministro, che come azione simbolica ha recentemente fatto posizionare quattro arnie nel giardino del ministero, ha colto la palla al balzo per avviare la procedura legislativa che dovrebbe entrare in vigore tra tre o quattro mesi, in modo che il primo anno vero di applicazione sia il 2015.
Tornando allo studio dell'agenzia, l'attività delle api cessa già al tramonto, e quindi per rispettare il divieto, ammesso che entri veramente in vigore, saranno sufficienti trattamenti serali e non notturni, che non dovrebbero porre problemi di sicurezza per l'operatore e gli altri lavoratori interessati. Tra il divertito e lo stizzito le risposte delle organizzazioni di produttori di mezzi tecnici: Eugénia Pommaret, neo direttrice dell'UIPP (principale associazione francese dei produttori di agrofarmaci) ha precisato che la nuova proposta metterà a rischio sia gli operatori che la fauna selvatica. “Gli insetti notturni e gli animali selvatici non smettono di vivere di notte”.
Per saperne di più
Comunicato dell'Agenzia Francese per la Sicurezza Alimentare
Articolo pubblicato su Le Figaro
Articolo pubblicato su Bioaddict.fr