Tanti i relatori che per tutta la giornata hanno trattato argomenti relativi al controllo, la prevenzione, la cura e la gestione di malattie e parassiti che minano la salute delle piante nei parchi e nei giardini. Ad aprire il seminario è stato il referente italiano dell’Ifpra, International federation of parks and recreation administration, Luigi Delloste con una panoramica sulle migliori tecniche di gestione delle malattie delle piante in ambito urbano. Il tema è stato ripreso e approfondito dal professor Giorgio Badiali e da Domenico D’Ascenzo, membro del direttivo Aipp, Associazione italiana per la protezione delle piante. Le nuove normative che regolano l'utilizzo di prodotti fitosanitari sono state descritte dai funzionari dei servizi fitosanitari di Emilia Romagna, Nicoletta Vai, e delle Marche, Sandro Nardi.
Nella sessione pomeridiana c’è stato spazio agli approfondimenti applicativi con le relazioni dei tecnici ricercatori di società di rilievo nel settore della difesa delle piante: Piero Guarino di BASF Italia, Stefano Alessandri di Gowan Italia, Francesco Guastamacchia di Sipcam Italia e Cesare Fontanelli di Everris. Molto apprezzato l’argomento trattato da Valentin Lobis, fitopatologo, sulle malattie del legno degli alberi provocate da funghi patogeni. A conclusione della giornata l’interessante relazione di Alfredo Piunti sulle tecniche di cura più sostenibili per l’ambiente e la presentazione del Rhyncho Stop, della ditta Eco Services. Il titolare, Giuseppe Traini, ha esposto i vantaggi del nuovo sistema di devitalizzazione delle forme mobili di Punteruolo rosso. Un cantiere dimostrativo, appositamente allestito dalla Eco service, ha permesso agli intervenuti di osservare da vicino gli effetti dell’apparecchiatura.
Al seminario hanno partecipato le quarte e quinte classi dell’Istituto agrario “Celso Ulpiani” di Ascoli Piceno accompagnate da alcuni insegnanti. La manifestazione si è svolta sotto il patrocinio dell’Aipp e degli Ordini dei dottori agronomi e dottori forestali delle Province di Teramo, Ascoli Piceno e Fermo.
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Fonte: Res agraria