Il via libera della Commissione europea, arrivato oggi alla moratoria contro i tre agrofarmaci considerati dannosi per le api, impone agli Stati membri "di revocare o modificare entro il prossimo 30 settembre" le autorizzazioni esistenti. Le scorte, dunque, potranno essere usate al massimo fino al 30 novembre.
"La restrizione - scrive la Commissione - entrerà in vigore a partire dal primo dicembre 2013 e sarà riesaminata al più tardi entro due anni. Essa si incentra sugli insetticidi utilizzati per il trattamento delle piante e dei cereali che attirano le api e gli impollinatori".
La restrizione si applica all’uso di tre neonicotinoidi (clotianidin, imidacloprid e tiametoxam) per il trattamento di sementi, applicazione al suolo (granuli) e trattamenti fogliari su piante e cereali (ad eccezione dei cereali vernini) che attraggono le api.
I restanti usi autorizzati sono a disposizione dei soli professionisti. Le eccezioni saranno limitate alla possibilità di trattare coltivazioni che attraggono le api in serre e in campi all’aperto solo dopo la fine della fioritura.
Tonio Borg, Commissario europeo per la Salute e politica dei consumatori, ha dichiarato: “Il mese scorso, a seguito dell'alto numero di rischi individuati dal parere scientifico dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare, mi sono impegnato a fare tutto il possibile per proteggere la nostra popolazione di api. Il provvedimento adottato oggi mantiene tale impegno e segna un altro passo importante verso un futuro più sicuro per le nostre api, che svolgono due ruoli fondamentali: non solo la produzione di miele, ma soprattutto l'impollinazione. Circa l'80% di tutta l'impollinazione è dovuto all'attività delle api, che è naturale e gratuita”.
L'Italia si era pronunciata contro la decisione di Bruxelles di introdurre restrizioni sui neonicotinoidi.
Per Tonio Borg, Commissario Ue alla Salute e politica dei consumatori la decisione segna "un passo importante verso un futuro più sicuro per le api".
“Un passo avanti positivo. La moratoria, non è la soluzione definitiva ma va nella direzione giusta - ha affermato Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente territorio della Camera -. Ora è importante che l’Italia si attivi per rendere definitivo il divieto dell’uso dei neonicotinoidi, visti i rischi che essi rappresentano per la salute delle api, così come evidenziato nei numerosi atti di sindacato ispettivo da me presentati nella passata Legislatura”.
Prossime tappe
Gli Stati membri devono revocare o modificare le autorizzazioni esistenti entro il 30 settembre 2013 in modo da rispettare le restrizioni dell’Ue e possono consentire l’uso delle scorte esistenti al più tardi fino al 30 novembre. Le autorità nazionali hanno la responsabilità di garantire che le restrizioni vengano applicate correttamente.
Non appena saranno disponibili ulteriori informazioni, e al massimo entro due anni, la Commissione riesaminerà tale restrizione per tener conto degli sviluppi scientifici e tecnici.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Agronotizie