Come si temeva la batteriosi che ha già determinato la distruzione di oltre 600 ettari di kiwi giallo, causando ingenti danni per mancata produzione e investimenti persi a più di 100 imprese agricole, si sta propagando sempre più anche alle cultivar di kiwi verde che, con i suoi 8000 ettari rappresenta il primo bacino produttivo europeo e tra le più importanti filiere agricole laziali.

Infatti, con la ripresa vegetativa delle piante, assecondata da un'invernata molto fredda e umida, la batteriosi si è manifestata più virulenta che mai, attaccando anche le coltivazioni del kiwi verde, che fino a qualche mese fa sembrava resistere al batterio.

Nonostante i ripetuti allarmi lanciati nei mesi scorsi, gli agricoltori ancora non hanno ricevuto risposte concrete né dalle istituzioni, né dal mondo della scienza. E' fortissima la preoccupazione degli operatori che, stando alle migliori previsioni, potrebbero subire una perdita di prodotto anche superiore al 30%, che in termini economici rappresenta un valore 40.000.000 di euro.

La Cia del Lazio chiede l'immediata convocazione da parte della Regione dell'Unità di crisi che, come accaduto in Emilia-Romagna dove gli agricoltori hanno già riscosso un primo risarcimento per i danni subiti nel 2010, coordini tutte le attività di ricerca e avvii immediatamente nei confronti del Governo e della Unione Europea tutte le misure necessarie a debellare la malattia e al risarcimento degli agricoltori.

La Cia Lazio chiede inoltre che venga immediatamente approvata la proposta di legge regionale n. 80 del 2010 sui danni da fitopatie e che. in merito allo stanziamento previsto di un milione di euro, questo venga portato ad almeno 5 milioni. Solo questa, infatti, pare una cifra minimamente sufficiente a risollevare un comparto cruciale per l'economia del Lazio come quello del kiwi.