Lo sapevate che in un grammo di terreno superficiale si contano oltre dieci milioni di microrganismi, tra batteri aerobici, anaerobici e attinomiceti? Il suolo è un organismo vivo e svolge un'azione importantissima per la salute e la qualità dei prodotti agricoli che finiscono sulle nostre tavole. Ecco perché è importante gestirlo con attenzione e salvaguardarlo.

Fertilità del suolo e qualità degli alimenti è il tema trattato oggi 14 dicembre all'Istituto agrario di San Michele all'Adige, nell'ambito di una giornata di approfondimento 'Dalla fertilità del suolo alla qualità degli alimenti' a cui hanno partecipato più di 250 persone, tra tecnici ed agricoltori. L'iniziativa è stata organizzata dal Centro Trasferimento Tecnologico in collaborazione con l'Ufficio Produzioni biologiche della Provincia autonoma di Trento.

"Abbiamo voluto rimarcare come la corretta gestione del terreno rappresenti un requisito indispensabile per ogni produzione agricola di qualità e di conseguenza per un'alimentazione corretta" spiega Enzo Mescalchin, responsabile dell'Unità Agricoltura sostenibile.

La qualità del suolo è diminuita in conseguenza dell'utilizzo di attrezzature meccaniche pesanti e costrette a transitare sempre sulla stessa porzione del terreno a causa delle ridotte distanze tra i filari. Gli interventi di oggi hanno avuto come comune denominatore le osservazioni e le pratiche che ogni agricoltore può eseguire nella propria campagna per meglio conoscere le caratteristiche del suo terreno in modo economico ma efficace.

Si comincia dall'esame della vanga, una semplice operazione basata sull'osservazione della struttura del terreno, per passare all'esame delle erbe spontanee presenti sul suolo. Ogni pianta spontanea non è mai presente per caso, ma indica delle precise caratteristiche del terreno in cui si trova. Questo tema è stato sviluppato da un esperto agronomo e da una viticoltrice trentina, Emma Clauser, che ha presentato le osservazioni fatte sui vigneti che coltiva da 20 anni senza utilizzare diserbanti o praticare operazioni che possono compattare il terreno. Al compattamento del terreno e alle misure per contenerne i danni è stato dedicato il contributo di Andrea Pezzuolo dell'Università di Padova, che ha preceduto l'intervento di Elisa Decarli sulla cromatografia, una pratica di valutazione della fertilità fisica e microbiologica del terreno.

Ciò che accomuna tutti questi interventi è l'interesse a superare la convinzione che con semplici analisi chimiche e con l'apporto di concimi chimici si possa conoscere e modificare la fertilità del terreno. In realtà il suolo va considerato come un organismo vivo e complesso le cui relazioni sono ancora poco note e soprattutto sottovalutate. Nel pomeriggio Marco Mamone Capria dell'Università di Perugia interverrà sull'offerta e la scelta in campo alimentare e Fabio Diana, medico che opera in Trentino, parlerà di educazione alimentare e dell'importanza di una dieta ricca di antiossidanti. Concluderà gli interventi un operatore di una comunità riabilitativa per malati psichici per chiudere idealmente il cerchio tra produzioni di qualità e qualità dell'alimentazione. L'attenzione verso la qualità del cibo quotidiano contribuisce infatti anche alla difficile riconquista del benessere perseguita dagli ospiti dei servizi sociali che attraverso l'attività agricola possono recuperare un ruolo attivo migliorando nello stesso tempo le proprie condizioni alimentari.

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