"Cala la produzione di riso". Lo segnala la Coldiretti Lombardia ad una settimana dall’inizio della trebbiatura, che per adesso ha coinvolto circa un quinto dei terreni coltivati. 

Le prime indicazioni sulle rese, riguardano nella provincia di Pavia, colonna lombarda e nazionale del quadrilatero del riso italiano insieme a Novara, Vercelli e Milano. 

"Per le varietà Arborio, Volano e Sant’Andrea - spiega la Coldiretti Lombardia - si stima, per adesso, un calo di produzione anche del 20%. Stesso trend per il Balilla, uno dei più diffusi in Lomellina con oltre 26 mila ettari sui 55 mila dei risi ‘tondi’. La diminuzione delle rese sembra essere stata influenzata sia dagli sbalzi termici di fine agosto che da alcune grandinate che si sono abbattute sui campi". 

"Fra Milano e Lodi, dove il Carnaroli è una delle varietà principali, la trebbiatura - informa la confederazione - non è ancora iniziata a pieno ritmo e quindi le prime stime sulle rese si avranno dalla settimana prossima. La Lombardia rappresenta quasi il 40% del riso italiano con oltre 106 mila ettari coltivati fra Pavia, Milano e Lodi su un totale di 247 mila ettari. Il resto si trova per la maggior parte (oltre 122 mila ettari) in Piemonte nelle aree di Novara, Vercelli, Alessandria, Torino, Biella e Cuneo. Pavia - aggiunge la Coldiretti - è la prima provincia europea per superficie e produzione con quasi 85mila ettari e 1.656 produttori distribuiti tra Pavese e Lomellina. Milano conta oltre 13.550 ettari e quasi duemila ci sono in provincia di Lodi”.