Circa 200 frutticoltori hanno partecipato oggi 3 settembre 2010 a Cles, in valle di Non, all'incontro 'Porte aperte a Maso Maiano'.

Nell'azienda agricola dell'Istituto agrario di San Michele all'Adige i tecnici sperimentatori del Centro Trasferimento Tecnologico hanno illustrato i principali risultati delle prove di meccanizzazione delle operazioni colturali, di regolazione della carica dei frutti, di architettura degli impianti e di difesa dalle avversità. Filo conduttore delle varie tematiche affrontate, la sostenibilità in frutticoltura.

• Difesa. Per il terzo anno consecutivo la ticchiolatura ha creato qualche preoccupazione tra i frutticoltori: interessanti risultati stanno emergendo però dalle prove di lotta tempestiva messe a punto dall'Istituto agrario. Proseguono intanto le esperienze di applicazione di strategie 'a basso impatto'; ai frutticoltori è stata presentata l'evoluzione storica degli scopazzi con particolare riferimento al monitoraggio dei vettori a Maso Maiano.

• Architettura impianti e meccanizzazione. Per aumentare la sostenibilità della frutticoltura proseguono in val di Non le prove di meccanizzazione di diverse operazioni colturali fino ad oggi eseguite a mano o con l'ausilio della chimica, come la regolazione della carica, la potatura, il controllo della vigoria e la lotta alle malerbe. Anche nell'ambiente montano -affermano gli esperti di San Michele - allevare le piante in parete semplifica le operazioni colturali e predispone i frutteti alla meccanizzazione riducendo altresì la deriva.

Nel corso del pomeriggio sono state programmate visite in alcuni frutteti privati di Portolo che ospitano prove dimostrative di diradamento e potatura meccanica.