E' stata costituita dal gruppo di miglioramento genetico del Cra-Cin di Bologna la prima varietà di fagiolo, a livello europeo, con resistenza a nematodi. L'innovazione si colloca nell'ambito del progetto di ricerca per potenziare la competitività di orticole in aree meridionali ('Prom'), finanziato dal Ministero delle politiche agricole con fondi Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) destinati alle aree meridionali dell'Italia.

'Si tratta - spiega un comunicato del Cra, Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura - di una innovazione straordinaria poichè rappresenta il primo materiale in cui è stata introgressa con successo, con metodi genetici convenzionali, la resistenza a nematodi galligeni (meloidogine incognita, razza 1, la più diffusa nei nostri areali). Come è noto, tale patogeno può attaccare molte specie orticole, soprattutto quando si succedono sullo stesso terreno per più anni, come è il caso delle colture in ambiente protetto. Rappresenta, quindi, il pericolo maggiore per le colture di fagiolo in tutti i bacini di coltivazione, sempre più estesi, infestati da questi fitoparassiti; peraltro, il controllo chimico dei nematodi richiede somministrazioni massicce di insetticidi con notevoli danni per l'impatto sull'ambiente, per la scarsa qualità del prodotto che si raccoglie, per il costo economico dei trattamenti e per i risultati che non sempre sono garantiti.' 

'L'innovazione, alla quale ha contribuito il Cnr di Bari (Istituto per la protezione delle piante), va incontro - sottolinea la nota del Cra - alle forti esigenze dei coltivatori Italiani ed esteri di fagiolo che, spesso, si sono visti costretti ad abbandonare la coltura per la impossibilità di difenderla da questa temibile fitopatia; in breve, permette il rilancio di una coltura che ha grosse tradizioni in Italia ed all'estero ed è sempre più richiesta dalla dieta mediterranea. Di fatto, l'interesse che la scoperta ha suscitato presso gli operatori del settore si è già concretizzato con la cessione al Convase (Consorzio per la valorizzazione delle sementi orticole) di una varietà di fagiolo da mercato fresco (in corso di iscrizione al registro varietale Italiano con il nome commerciale di 'Arechi') e - conclude il comunicato - con la richiesta da parte di un grosso gruppo sementiero europeo dell'uso del nuovo materiale come fonte di resistenza per nuovi sviluppi varietali'.