Istituzioni ed Eni hanno messo la firma sulla nascita di quello che il ministro del Lavoro Sacconi ha definito “il polo della chimica verde più grande d’Europa” che sorgerà a Porto Torres (Sassari).

Governo, enti locali della Sardegna, Eni e sindacati della chimica hanno sottoscritto il protocollo d'intesa per la realizzazione dell’impianto.

Come ha riferito la Cgil, le parti firmatarie favoriranno la riconversione industriale del sito petrolchimico, che conta oltre duemila lavoratori compresi quelli dell'indotto. Saranno prodotti qui monomeri-bio, bio-plastiche, bio-lubrificanti, additivi per gomme ed elastomeri.

L’ad Eni, Paolo Scaroni, ha fatto sapere che “investiremo 1,2 miliardi di euro: credo che sia il più grande investimento, non solo nella chimica, ma in tutti i settori in questi anni".

La somma, verrà distribuita tra diversi progetti: il primo e "il più importante è quello della chimica verde, in cui investiremo 450 milioni nei prossimi sei anni, un investimento a fasi, e avremo la prima produzione nel 2013".

Enipower, aggiunge Scaroni, realizzerà inoltre “un investimento da 230 milioni di euro per produrre energia elettrica da biomasse” (a.b.).