Il Presidente di Ises Italia, G.B. Zorzoli, ha inviato una lettera al presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, nella quale, condividendo la posizione espressa dalle associazioni di categoria del fotovoltaico, si esprime il desiderio di richiamare l’attenzione sulle criticità del regime transitorio 2011-2012, che introduce "meccanismi che comporteranno il blocco del settore per la non finanzi abilità degli impianti".

Ises Italia chiede pertanto di stabilire per il 2011 la cadenza semestrale prevista per il 2012 e di trasformare la certificazione di fine lavori nello strumento che determina l’accesso alla tariffa incentivante in vigore alla data di ottenimento della certificazione.

Senza i dovuti accorgimenti, il Decreto rischierebbe di affossare un settore che negli ultimi anni ha contribuito non poco allo sviluppo economico, produttivo e occupazionale del Paese. 

Di seguito quanto scritto dal presidente Zorzoli:

"Ises Italia, sezione italiana dell’International Solar Energy Society, in merito alla bozza del Decreto sul Quarto Conto Energia, desidera in particolare richiamare l’attenzione sulla criticità del regime transitorio 2011‐2012, che, come sottolinea la lettera inviataLe dalle associazioni di categoria del fotovoltaico, introduce “meccanismi che comporteranno il blocco del settore per la non finanziabilità degli impianti”. Fra questi, a nostro avviso, quelli più nocivi per il settore, soprattutto per gli investimenti già in corso, sono l’introduzione del Registro e la cadenza mensile prevista per il 2011.

Una regolazione del transitorio 2011-2012 che non riproduca in Italia il blocco di fatto delle installazioni che si è verificato in Spagna, richiede pertanto di:

. Stabilire anche per il 2011 la cadenza semestrale già prevista per il 2012;

. Trasformare un’innovazione positiva contenuta nella bozza di Decreto – la certificazione di fine lavori – nello strumento che determina l’accesso alla tariffa incentivante in vigore alla data di ottenimento della certificazione. Il Gse acquisisce le certificazioni, ordinandole secondo la data di certificazione, e comunica mensilmente l’avanzamento del costo cumulato annuo. Qualora questo dovesse superare il cap, le certificazioni in eccesso potrebbero accedere direttamente alle tariffe incentivanti dell’anno successivo. (...)

Ises Italia chiede quindi alla Conferenza Stato-Regioni di considerare prioritaria e irrinunciabile l’introduzione di un meccanismo del tipo qui delineato, senza il quale il nuovo Decreto rischierebbe di affossare un settore che negli ultimi anni ha contribuito non poco allo sviluppo economico, produttivo e occupazionale del Paese".