La produzione di energia rinnovabile proveniente dall’agricoltura italiana è destinata a triplicare nei prossimi dieci anni. Lo sviluppo riguarderà sia il biogas che la combustione- gassificazione. Gli impianti utilizzeranno mais, sorgo, triticale, girasole. Una tendenza che KWS© segue da sempre nell’ambito della ricerca agronomica. In Italia, KWS© ha in corso collaborazioni con le università di Piacenza, Bologna, Padova ed Ancona per la valutazione agronomica di mais, sorgo, segale e triticale, per verificarne la produzione di biomassa e biogas.
Rodolfo Santilocchi, docente di Agronomia e coltivazioni erbacee presso l’Università di Ancona, ha affermato: “Grazie a KWS© stiamo ottenendo dei risultati su un progetto per la valutazione della capacità di produzione di biomassa, per una successiva utilizzazione per la produzione di biogas, di alcune specie e varietà in condizioni climatiche non particolarmente favorevoli e con limitati input colturali (irrigazione e concimazione azotata). Le specie oggetto della ricerca sono: girasole, mais, sorgo (zuccherino e da fibra), triticale e segale. Dopo tre anni di sperimentazioni possiamo palesare due importanti risultati, - continua Santilocchi –. ll primo è il riscontro della potenzialità produttiva della biomassa soprattutto per il girasole, sorgo e segale". Relativamente al girasole, il risultato è stato ancora più eclatante, perché è una delle poche ricerche che studia questa specie per la produzione di biomassa.
Il secondo risultato ottenuto è la scalarità di maturazione delle varie colture che permette di stabilire un calendario di produzione di biomassa, arrivando a ridurre sensibilmente i tempi di conservazione del prodotto.
Roberto Ghedini, responsabile del settore agroenergie KWS© Italia, afferma che pur confermandosi il mais la coltura per biogas di riferimento negli ambienti con buona disponibilità idrica, evidenzia come il sorgo sia una specie di notevole interesse, per le aziende che non dispongono o hanno limitate disponibilità d’acqua per l’irrigazione. “ll miglioramento genetico del sorgo alla KWS© - dichiara Ghedini - ha permesso di ottenere varietà sia zuccherine, particolarmente adatte per biogas, sia da fibra adatte per combustione ma utilizzabili anche per biogas. Le varietà KWS© in corso di registrazione nel registro Italiano sono attualmente sei”.
KWS©, attraverso Agroservice, fornisce un supporto agli agricoltori per migliorare le rese produttive. Nell’ambito delle agroenergie, KWS© ha usato la tecnologia dell’informatica attraverso due strumenti interattivi, il primo è l‘'Energy Counter’ con cui è possibile stimare la produzione di biogas e di energia elettrica ottenibile da circa 40 differenti matrici organiche tra cui: colture dedicate, reflui zootecnici, scarti agroindustriali e residui di macellazione. Immettendo le quantità dei vari prodotti che entrano nella razione giornaliera dell’impianto, si avrà il calcolo immediato di: produzione di biogas, produzione di metano, energia ottenibile in KW/h e KW/giorno, rapporto C/N (carbonio/azoto) e quantità di azoto immessa.
Il secondo strumento è chiamato ‘Scelte agronomiche per il biogas’ che attraverso scelte sulle caratteristiche aziendali (natura del terreno, disponibilità idrica, epoca di raccolta) eseguibili con il semplice ‘click’ porta gli agricoltori all’individuazione delle colture e della rotazione migliori per ottenere un ottimo prodotto per biogas.
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Fonte: KWS Italia