Nuove e più moderne pratiche agricole nei Paesi in via di sviluppo possono rendere l'agricoltura più resistente ai capricci del cambiamento climatico e ridurre fame e povertà, ha dichiarato la Fao in un documento relativo al meeting attualmente in corso a Bonn (Germania).

"Se l'agricoltura nei Paesi in via di sviluppo diventa più sostenibile, se aumenta la sua produttività e aumenta la sua resistenza all'impatto negativo del cambiamento climatico, potrebbe aiutare a ridurre il numero di persone che soffrono la fame (circa un miliardo in tutto il mondo) e offrire migliori salari e opportunità di lavoro" ha detto Alexander Mueller, FAO Assistant Director-General.

L'agricoltura è responsabile per la maggioranza dei gas serra immessi nell'atmosfera (14% delle emissioni globali). Attività come la deforestazione sono responsabile per un altro 17%.

Nei Paesi in via di sviluppo, tra il 1999 e il 2005 le emissioni dovute all'agricoltura sono aumentate del 30% e ci si aspetta che continuino a crescere. Ma pratiche sostenibili offrono importanti opzioni per mitigare gli effetti di queste emissioni e, allo stesso tempo, di migliorare la produttività agricola.

"Milioni di poveri coltivatori in tutto il mondo potrebbero aiutare a ridurre le emissioni di gas serra" ha detto Peter Holmgren, addetto FAO.

Accumulo di carbonio nel suolo tramite dissodamento ridotto, migliore gestione di prati, recupero delle aree degradate, rappresentano le maggiori possibilità di mitigare gli effetti dei gas serra.; altre opzioni comprendono un uso più efficiente dei fertilizzanti e un uso sostenibile della diversità genetica del bestiame.

"Ma cessare pratiche agricole non sostenibili e istruire i coltivatori in pratiche migliori richiede un massiccio investimento economico e organizzativo. E' dunque necessario che un nuovo accordo globale sul clima, che sarà adottato a Copenhagen a dicembre, includa l'agricoltura.

Progetti attuali come il Protocollo di Kyoto per lo sviluppo di "meccanismi puliti" (Clean Development Mechanism) non raggiunge i coltivatori dei Paesi più poveri", ha detto Holmgren. 

Bisogna adottare nuovi meccanismi di finanziamento, che puntano sulla flessibilità, per offrire incentivi agli agricoltori, anche a quelli più piccoli, in modo che possano partecipare alla riduzione e rimozione delle emissioni di gas serra.

I fondi per le attività agricole per il cambiamento climatico nei Paesi in via di sviluppo dovrebbero essere appositamente stanziati, a parte dagli aiuti allo sviluppo generale; bisogna inoltre considerare la possibilità di utilizzare fondi da diverse risorse dovrebbe essere pienamente esplorata.