Regione Veneto e Italia Zuccheri sono pronte a far partire il processo di riconversione dell’ex zuccherificio di Porto Viro, nel Polesine, che porterà alla realizzazione a Loreo, sempre in provincia di Rovigo, di un moderno grande impianto per la produzione di bioetanolo. Martedì 26 giugno, a Palazzo Balbi a Venezia, l’accordo di riconversione produttiva, il primo in Italia dopo l’attivazione della nuova organizzazione comune di mercato dello zucchero, è stato sottoscritto dal Vicepresidente della Giunta Regionale Luca Zaia, presenti anche gli assessori Isi Coppola e Renzo Marangon, con il presidente della Provincia di Rovigo Federico Saccardin, il vicesindaco del Comune di Porto Viro Giuseppe Gennari, il Direttore Sviluppo Nuove Produzioni di Italia Zuccheri S.p.A. Riccardo Casoni, i rappresentanti di Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri. Il nuovo stabilimento produrrà annualmente circa 160 mila tonnellate di bioetanolo, oltre a 170 mila tonnellate di DDGS (sottoprodotto della lavorazione), utilizzabile nell’alimentazione animale e, in futuro, come  ulteriore “fonte” di energia. Tale produzione avverrà utilizzando circa 521 mila tonnellate di granella di mais, pari ad una superficie agricola valutata in 50 – 55 mila ettari, che saranno reperiti prioritariamente in Polesine. Il funzionamento dello stabilimento, all’avanguardia tecnologica nel suo genere, richiederà un prelievo di acqua dal Po pari a circa un terzo rispetto ai fabbisogni dello zuccherificio e consumerà circa 6-7 megawatt di energia elettrica. Vi lavoreranno 54 dipendenti, cui si aggiungerà una quindicina di lavoratori che opereranno a Porto Viro per il confezionamento dello zucchero proveniente da Pontelongo.  “Siamo i primi in Italia – ha ribadito Zaia – a chiudere un’intesa del genere, che abbiamo seguito passo dopo passo con tutti gli interlocutori istituzionali, produttivi e delle categorie sociali. Le decisioni dell’Unione Europea ci hanno fatto passare da un bacino bieticolo di primo livello al funerale della bieticoltura”.