Prima di dare una definizione di impollinatore e della sua importanza, Vivai Nicola ricorda che la pianta di Corylus avellana (ovvero il nocciolo) è anemofila: ciò significa che la sua impollinazione avviene attraverso il vento.
Un altro aspetto del nocciolo, insolito per le altre piante, è la sua fioritura, infatti avviene in pieno inverno.
Infine, per comprendere come utilizzare e posizionare gli impollinatori, bisogna considerare la biologia dei fiori. Il fiore maschile è maggiormente visibile in quanto è riconoscibile tramite gli amenti che rilasciano una grande quantità di polline, attraverso il vento, che va a depositarsi sui fiori femminili (di altre piante). Il fiore femminile è più piccolo ma facilmente riconoscibile per il colore rosso vivo.
L'impollinazione che garantisce una soddisfacente produzione è quella incrociata.
Il nocciolo è una pianta autosterile, ciò significa che il polline maschile non può fecondare i fiori femminili di piante della stessa varietà.
Per questo, qualora nelle vicinanze dell'impianto non fossero presenti boschi con noccioli selvatici, occorrerà prevedere, all'interno dell'impianto stesso, un'adeguata quantità di impollinatori.
Definizione di impollinatore
L'impollinatore è una pianta di nocciolo di una cultivar differente rispetto a quella principale che, grazie alla fioritura e al posizionamento nel noccioleto, ha lo scopo di aumentare la produzione.
Quindi gli impollinatori sono piante di Corylus avellana (nocciolo) che svolgono la funzione di impollinare la varietà principale.
Nelle zone dove la presenza di noccioli selvatici è scarsa, è consigliabile l'inserimento di alcuni impollinatori, circa un 10% sul totale delle piante, al fine di migliorare la capacità produttiva del noccioleto.
A seguire una tabella che permette, in modo facile ed intuitivo, di capire quali impollinatori utilizzare a seconda della cultivar principale che si vuole piantare:
Tabella delle cultivar di nocciolo e relativi impollinatori
(clicca sull'immagine per ingrandirla)
(Fonte foto: Vivai Nicola)
Nella scelta degli impollinatori è necessario tenere presente alcuni aspetti, di seguito quelli principali:
- compatibilità gamica,
- periodo di fioritura della varietà principale e della varietà impollinatrice,
- abbondanza di emissione di polline da parte degli impollinatori,
- costanza di fioritura negli anni.
La collocazione degli impollinatori all'interno del noccioleto deve seguire le indicazioni seguenti:
- buona copertura di tutto il noccioleto con gli impollinatori,
- raggruppare gli impollinatori su una fila,
- gli impollinatori vanno inseriti in testa all'impianto del noccioleto per evitare in fase di raccolta la mescola delle varietà di nocciole,
- tener conto della direzione e dell'intensità del vento che può essere efficace anche fino ad una distanza di circa 50 metri.
Di seguito uno schema su come dovrebbero essere inseriti gli impollinatori tenendo conto della direzione del vento:
(clicca sull'immagine per ingrandirla)
(Fonte foto: Vivai Nicola)
Tra le varietà principali, è possibile trovare all'interno del loro vivaio, le seguenti:
- Tonda Gentile o Tonda Gentile delle Langhe (sinonimo Trilobata)
- Tonda di Giffoni
- Tonda Gentile Romana
- Nocchione
- Fertile de Coutard (o Barcelona)
- Tonda Francescana (la licenza per la produzione e commercializzazione è stata data dall'Università di Perugia alla Fondazione per l'istruzione agraria in Perugia)
- Tonda di Biglini
- Camponica
- Mortarella
- San Giovanni
Altre varietà minori.
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Le Nicolahazelnut® sono piante a radice nuda di due anni lavorate secondo brevetto istituito dalla Vivai Nicola, che consiste nella potatura di radice e apice, paraffinatura della parte aerea e successivo inscatolamento.
A differenza delle piante con lavorazione tradizionale, quelle con tale brevetto sono studiate per ottenere numerosi vantaggi, tra i quali:
- la paraffinatura della parte vegetativa preserva le gemme dagli eventi atmosferici sino alla ripresa vegetativa,
- la paraffinatura consente altresì di creare uno strato protettivo sulle gemme, che aiuta la pianta durante la fase di trapianto dal vivaio al noccioleto,
- non necessitano di essere potate dopo la messa a dimora,
- la loro dimensione ridotta ne facilita l'inscatolamento e ne riduce i costi di spedizione,
- sono dimensionate e idonee sia per l'impianto meccanico che per quello manuale,
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(Fonte foto: Vivai Nicola)
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Fonte: Vivai Nicola