Sono stati stanziati infatti 2 milioni e 430mila euro per cercare di indennizzare almeno in parte le perdite di fatturato dovute al blocco totale delle attività non necessarie che ha pensantemente colpito il settore floricolo nella primavera scorsa.
Possono richiedere gli aiuti tutti i floricoltori che siano Iap o coltivatori diretti regolarmente iscritti all'Inps e che abbiano coltivazioni in Toscana in serra o in pieno campo per la produzione di fiori e fronde recise con codice Ateco 01.19.10 o 01.19.20 e che siano ancora in attività al momento di presentazione della domanda.
Per richiedere gli aiuti è necessario dimostrare un calo del fatturato di almeno il 30% nel periodo marzo-aprile 2020, in confronto al fatturato dello stesso periodo del 2019. Il fatturato di marzo-aprile del 2019 deve inoltre essere stato superiore a 10mila euro.
L'aiuto consisterà in un contributo proporzionale alla perdita di fatturato secondo lo schema riportato in tabella e in ogni caso non potrà essere superiore al 50% del fatturato di marzo-aprile 2019.
Nel caso in cui le domande di aiuto siano superiori alla disponibilità economica totale di 2,43 milioni di euro, i contributi saranno diminuiti per cercare di soddisfare tutte le richieste secondo il principio di solidarietà.
Gli aiuti non potranno superare il tetto di 100 euro ad azienda anche e soprattutto in caso di cumulo con altri aiuti straordinari per l'emergenza Covid-19 come stabilito dall'art. 54 del decreto legge 34 del 19 maggio 2020.
Le domande dovranno essere inviate tramite Artea entro le ore 13:00 del 25 settembre 2020.
Per maggiori informazioni e dettagli si rimanda alla pagina ufficiale e al testo completo del bando.