Il progetto di ricerca, finanziato dalla Regione Puglia nell'ambito delle "Linee guida per la ricerca e sperimentazione", intende sviluppare un protocollo di gestione colturale a basso impatto ambientale (tra gli obiettivi vi è il risparmio idrico) ma che al tempo stesso sia economicamente sostenibile, oltre ad essere trasferibile e accessibile all'utente finale (produttore, tecnico).
Il progetto, che ha come caso studio il pesco, ha visto la valutazione dell'effetto di diverse gestioni colturali innovative (miranti a modificare il pedo-clima con l'utilizzo di reti antigrandine ombreggianti, pacciamante bio-degradabile e Smart Irrigation) sulle performance fisiologiche (scambi gassosi e potenziale idrico), produttive e qualitative ed economiche del frutteto. L'integrazione di dati biologici e economici consente di identificare le gestioni colturali economicamente, ed ecologicamente, più vantaggiose.
Sarà possibile visionare i risultati su un campo sperimentale nell'agro di San Ferdinando di Puglia dove è stato realizzato il dispositivo sperimentale.
La ricerca è coordinata dal Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria, Centro di ricerca agricoltura e ambiente, Crea-Aa di Bari, con Pasquale Losciale, il responsabile scientifico del progetto, per gli studi di funzionalità delle piante e Pasquale Campi per lo studio e l'analisi del bilancio idrico della coltura; e vede come partner di ricerca il dipartimento di Scienze agro-ambientali e territoriali, Disaat, dell'Università di Bari “Aldo Moro” con i professori Giacomo Scarascia Mugnozza, Evelia Schettini, Giuliano Vox, per l'analisi dei materiali ombreggianti e pacciamanti utilizzati, e il professor Francesco Bozzo per l'analisi economica dei risultati.
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Fonte: Crea