Il coordinatore del Ctef, Giovanni Laffi, ha commentato: “Le condizioni climatiche non propriamente ottimali per la produzione di seme di erba medica registrate durante la stagione produttiva 2016 nei principali comprensori nazionali vocati ci hanno costretto a rivedere al ribasso le previsioni produttive interne che dovrebbero far registrare un aumento del 5-10% rispetto alla scorsa campagna, anziché un +15-20% stimato un mese fa in sede di Comitato. Per contro, a livello internazionale, rileviamo situazioni di maggiori disponibilità di seme dovute alle buone produzioni ottenute nei principali paesi nostri competitori che hanno causato per il momento un sostanziale blocco delle esportazioni determinando quella situazione di stabilità cui si è fatto riferimento”.
Inoltre, Laffi ha evidenziato che “l’attuale scenario delinea un panorama alquanto incerto per le produzioni future di seme di erba medica: di fronte a tali incertezze i nostri operatori dovrebbero tutelarsi facendo riferimento per la prossima campagna a produzioni di seme certificato programmate, realizzate su contratto nell’ambito dell’accordo interprofessionale sottoscritto fra il Coams in rappresentanza dei produttori, e Assosementi, l’Associazione delle aziende sementiere italiane. Solo in questa maniera - ha concluso Laffi - il produttore ha la possibilità di mettersi al riparo da possibili perturbazioni di mercato ed avere la garanzia che la propria produzione venga interamente ritirata”.
Al citato accordo interprofessionale per la moltiplicazione delle sementi foraggere operativo dal dicembre 2013 aderiscono diverse ditte sementiere operanti nel settore foraggero e associate ad Assosementi e le principali Associazioni dei moltiplicatori sementieri riuniti nel Coams.
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Fonte: Assosementi