Infatti, la bozza del nuovo regolamento che deve sostituire quello in scadenza il trenta giugno 2016 (Eu 1369/2015), è in sede di verifica in ambito comunitario, senza prospettive definite sulla data di attuazione.
"E' inaccettabile - dichiara Antonio Schiavelli, presidente Unaproa - che i produttori ortofrutticoli italiani vengano danneggiati per l'assenza di continuità di una norma che è stata creata a loro tutela a seguito del provvedimento per l'embargo russo. Unaproa ribadisce con forza la necessità che il provvedimento venga adottato il prima possibile, anche mediante l'adozione di procedure d'urgenza attuate a livello comunitario".
Inoltre il Regolamento già penalizza l'Italia con quantitativi di ritiro al di sotto delle aspettative, a differenza invece di quanto previsto per altri Paesi comunitari.
"Per questo - continua Schiaveli - chiediamo al ministro Martina di attivarsi presso la Comunità europea con un'azione tempestiva a tutela della continuità delle misure di sostegno e anche perché siano rivisti i quantitativi assegnati all'Italia ed i prezzi di ritiro. La tutela delle produzioni ortofrutticole italiane, che rappresentano un patrimonio nazionale, rimane una garanzia di salvaguardia del reddito per migliaia di aziende".
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Autore: G R