Proteggere con un brevetto le nuove innovazioni nelle varietà vegetali è fondamentale per garantire una crescita dell'innovazione e in particolare della redditività aziendale in agricoltura, tramite un aumento della competitività aziendale. L'approfondimento di AgroNotizie di oggi è con l'avvocato Luca Trevisan, socio e partner dello studio legale Trevisan&Cuonzo, fra cui specializzazioni c'è proprio la consulenza e assistenza legale alle imprese del settore agricolo e agroalimentare che vogliono intraprendere questo percorso.
 
In che cosa consistono i brevetti sulle nuove varietà vegetali?
I brevetti consistono in un monopolio della riproduzione delle varietà vegetali. L’organismo preposto per la registrazione delle varietà vegetali è il Cpvo, agenzia dell’Unione europea che ha sede ad Angers”.
 
In che modo questi meccanismi di tutela possono creare valore aggiunto e dare un impulso alla redditività dell’impresa agricola?
“Da un lato la protezione delle varietà vegetali servono innanzitutto a identificare il prodotto rispetto a tutte le altre varietà. Analizzando il concetto economico di concorrenza monopolistica, si tratta di garantire un prodotto che sul mercato sarebbe una commodity, mentre se protetto può garantire una maggiore redditività. L’agricoltura da sempre deve fare i conti con la condizione svantaggiata di una domanda rigida e da una concentrazione di prodotto sui mercati in determinati periodi dell’anno. A mio avviso, il mercato è disposto a pagare di più per un prodotto di qualità superiore. Attraverso questo si può arrivare a un marchio, che trasforma definitivamente il nostro prodotto da commodity a prodotto di marketing. Quest’ultimo può essere molto utile per fare comunicazione, politica commerciale e produttiva”.
 
Qual è l’apporto della consulenza legale in tale ambito?
“Noi diamo un’assistenza a tutto tondo, che parte dalla consulenza per ottenere la protezione della produzione vegetale presso l’ufficio europeo e poi da rendere effettiva in un controllo serrato alla contraffazione, in particolare contro chi spaccia per un prodotto uguale a quello brevettato uno diverso. Inoltre siamo molto attenti contro le moltiplicazioni abusive. Ad esempio, una piantina di fragole può produrre solo fragole e non deve essere utilizzata per produrre altre piantine da fragola. Chiaramente, anche sotto questo punto di vista, garantiamo il nostro supporto in azioni legali”. 
 

Come si superano le difficoltà nell’accesso al credito per fare ricerca e innovazione sulle nuove varietà vegetali?
“Non si tratta di un’innovazione molto costosa. Viene richiesta prima di tutto la conoscenza. Oltre agli strumenti disponibili nell’ambito del credito agevolato, credo sia necessario un investimento per le aziende che vogliono distinguersi sempre di più sui mercati. Un’impresa che sviluppa e fa innovazione può generare un diritto di proprietà intellettuale, che garantisce redditività al titolare della varietà stessa”.