"Quantità non altissima - spiega Walter Monari, direttore del Consorzio della ciliegia, della susina e della frutta tipica di Vignola - ma controbilanciata da un'alta qualità: pezzatura molto grande, ottimo aspetto ed elevato sapore. Da un punto di vista produttivo sembrano esserci tutte le carte in regola per una stagione positiva, sempre se le condizioni ambientali saranno buone, i consumi ci sosterranno ed il prezzo sarà adeguato".
Il calo produttivo è da attribuire principalmente all'inverno mite ed al successivo caldo asciutto durante la fioritura, che ha creato diverse problematiche all'impollinazione. Si segnalano comunque situazioni più difficili: in Puglia il calo è superiore al 30%, in Francia del 50%, in Spagna del 60% (soprattutto per le varietà precoci).
"Giovedì 12 maggio i primi stacchi anche se stiamo parlando di quantitativi molto ridotti. La vera partenza è oggi, lunedì 16 maggio, quando il mercato ortofrutticolo di Vignola aprirà i battenti". Su questo fronte c'è un'importante novità: cambio al vertice, dove a Stefano Zocca succede Walter Monari.
"E' un mercato - continua Monari - che rimane aperto pochi mesi all'anno, dalla stagione delle ciliegie fino a quella dei cachi, ma che presenta ancora oggi una notevole importanza per il tessuto produttivo locale, visto che solo il 50% dei produttori vignolesi si appoggia al sistema cooperativo. Il resto vende in modo libero, ed il mercato di Vignola è la prima scelta".
E sul fronte del disciplinare Igp delle ciliegie a che punto siamo? Da quest'anno il nuovo disciplinare è pienamente operativo e le nuove varietà ammesse permettono, sulla carta, di certificare la maggior parte dei volumi e soprattutto di certificare varietà che coprano tutta la stagione, senza gap.
"Grazie alle modifiche effettuate l'anno scorso - conclude Monari - da quest'anno tutte le varietà rientrano nell'Igp. Si conclude così un lungo iter iniziato nel 2013. In questo modo le opportunità commerciali crescono. Questo significa che potremmo vendere molto più prodotto marchiato con il bollino 'Ciliegie Igp di Vignola' e ridistribuire il valore aggiunto ottenuto alla nostra base sociale".
"Credo però che alcuni produttori continueranno a vendere le loro ciliegie attraverso il marchio alternativo 'Tentatrice', creato proprio per poter coprire il precedente 'buco' burocratico e che ha comunque dato un discreto reddito. Si spera di poter raggiungere la piena conversione nel giro di due-tre anni".