“Per comunicare bisogna conoscere e un prodotto alimentare si può conoscere veramente solo visitando il territorio in cui è nato, sporcandosi le scarpe di terra per capire quanto lavoro e quanta conoscenza servono per renderlo unico. Per questo – afferma il presidente del Consorzio Paolo Manzan – è stato per noi importante trasformare questa visita in una esperienza: iniziata in campo, passata attraverso tutte le fasi di produzione del Radicchio Rosso di Treviso (dall’imbianchimento, con forzatura in acqua, alla toelettatura), e conclusa con una piccola degustazione in azienda agricola”. Grande entusiasmo ha raccolto la visita nell’azienda agricola del Radicchio Rosso di Treviso Igp che si è trasformata in una vera e propria scoperta per un pubblico straniero di appassionati del food che poco conosceva di questo prodotto. Tra appunti e foto i partecipanti hanno scoperto come una cicoria che in campo si presenta verde e amara, possa trasformarsi, grazie all’acqua e al lavoro manuale, in un fiore d’inverno dal sapore e dalle mille declinazioni culinarie.
“Questa collaborazione – conclude il presidente Manzan - rappresenta una straordinaria occasione per far sì che ciascuno di questi ragazzi possa tornare a casa e diventare un ambasciatore del Radicchio Rosso di Treviso Igp nel mondo”. Oca, baccalà, birre, grappe, panettoni, i corsisti di Slow Food proseguiranno il tour del gusto tra Veneto e Friuli Venezia Giulia facendo base a Preganziol (Tv). Tour che si concluderà con una visita a H-Farm a Roncade (Tv).
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Fonte: Consorzio tutela Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco