Una perdita per l'economia europea di 17 miliardi di euro di Plv e 50.000 posti di lavoro in agricoltura nell’arco dei prossimi cinque anni. E' questa la stima di Esa, European seed association, come riporta una nota di Assosementi, nel caso in cui si decidesse di sospendere l'uso dei principi attivi neonicotinoidi su diverse colture per i prossimi due anni: gli Stati membri sono chiamati oggi, giovedì 14 marzo, ad esprimersi sulla proposta. Se la sospensiva venisse accolta diventerebbe operativa già dal 1° luglio penalizzando fortemente l’economia europea.
“Grazie al progresso scientifico raggiunto - commenta Paolo Marchesini, presidente di Assosementi - è possibile fare agricoltura in modo sicuro e rispettoso dell’ambiente utilizzando tutti i mezzi tecnici disponibili. I neonicotinoidi rappresentano un mezzo di difesa oculato e mirato: con il ricorso alla concia industriale è possibile limitare efficacemente la dispersione delle polveri ed applicare una dose di principio attivo nettamente minore rispetto agli standard del passato”.
Esa, insieme ad Ecpa, European crop association, e Copa-Cogeca, l’organizzazione europea degli agricoltori, suggerisce un approccio razionale e una maggiore ponderatezza prima di procedere alla messa al bando tout court dei neonicotinoidi. In particolare Esa chiede nel breve periodo di completare gli studi avviati da Efsa al riguardo, monitorare l’impatto sulle famiglie di api, analizzare lo stato di salute in generale degli apiari, imporre il ricorso a sistemi di concia di effettiva qualità e vigilare su un uso professionale delle sementi conciate.
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Fonte: Assosementi