Dal 22 al 25 settembre, l'Expo 2025 di Osaka ha fatto da cornice alla presentazione del primo portaattrezzi Kubota autonomo alimentato a idrogeno, altresì detto autonomous fuel cell tractor. L'azienda giapponese, che gioca letteralmente in casa, ha scelto l'evento Hydrogen Energy Park per mostrare in anteprima mondiale un prototipo che combina propulsione a celle a combustibile e guida completamente autonoma.

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Con questo progetto, Kubota affronta due sfide cruciali per l'agricoltura moderna: la carenza di manodopera e la necessità di ridurre le emissioni. L'obiettivo è duplice: automatizzare il lavoro nei campi e decarbonizzare le operazioni agricole senza rinunciare alla potenza e all'autonomia operative richieste dalle grandi macchine agricole.

 

Idrogeno: una via concreta verso la decarbonizzazione

Kubota sta conducendo una ricerca a 360 gradi sulle motorizzazioni del futuro, esplorando soluzioni che spaziano dall'elettrificazione a batterie ai motori a idrogeno, biocarburanti e carburanti sintetici. L'idrogeno, grazie alla sua elevata densità energetica, rappresenta oggi una delle alternative più promettenti per i trattori di media e alta potenza, che devono garantire lunghe ore di lavoro continuativo.

 

Il prototipo presentato a Osaka adotta una cella a combustibile a polimeri solidi, alimentata a idrogeno compresso, capace di fornire una potenza equivalente a 100 cavalli. Le dimensioni - 4.380 millimetri di lunghezza, 2.200 di larghezza e 2.290 di altezza – lo rendono adatto anche a contesti specifici come le serre o le aziende agricole con spazi ristretti.

 

Autonomous Fuel Cell Tractor, il primo prototipo Kubota in azione

 

Durante il funzionamento, il trattore emette soltanto vapore acqueo, senza alcuna emissione di CO2 o particolato. L'intero gruppo propulsore è integrato nel cofano, in assenza della cabina tradizionale, sostituita dai moduli a idrogeno e dai sistemi elettronici per la gestione autonoma del mezzo.

 

Guida autonoma e controllo remoto

Accanto all'innovazione energetica, Kubota ha investito nella gestione intelligente delle operazioni. Il concept presentato a Osaka è infatti in grado di lavorare senza operatore a bordo, grazie a sistemi di guida autonoma e controllo remoto sviluppati internamente. Il trattore può essere monitorato e gestito a distanza, operando in totale sicurezza e con elevata precisione.

 

In prospettiva, Kubota intende condurre test dimostrativi in campo per verificare l'efficacia della guida autonoma, valutare la logistica del rifornimento di idrogeno in ambito agricolo e testare la compatibilità del sistema con diverse operazioni colturali. Le prime prove in campo in Giappone sono già previste nei prossimi mesi.

 

Il prototipo a idrogeno rappresenta per Kubota un passo strategico verso la decarbonizzazione del settore agromeccanico. In un comparto in cui le motorizzazioni elettriche e ibride faticano ancora ad affermarsi, soprattutto nei segmenti di potenza medio-alta, la soluzione a celle a combustibile offre una risposta concreta al problema dell'autonomia e dei tempi di ricarica.