Il 2023 si conferma un anno nero per le vendite di macchine agricole e anche l'Italia conferma il trend negativo già visto per il mercato globale.

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La congiuntura economica sfavorevole, unita al ritardo degli incentivi pubblici per l'acquisto di macchine agricole di ultima generazione, rallenta nel 2023 la crescita del mercato nazionale delle trattrici dopo gli elevati volumi di vendita del biennio 2021-2022.

 

I dati sulle immatricolazioni - elaborati da FederUnacoma sulla base delle registrazioni fornite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - evidenziano per le trattrici un calo del 12,9% per un totale di 17.613 mezzi immatricolati (sono stati 20.211 nel 2022).

 

Record negativo per i trattori

La flessione ha interessato soprattutto i modelli di media potenza, da 75 a 174 cavalli (-23%), mentre le basse potenze da 25 a 74 cavalli (-5%) e le gamme superiori ai 175 cavalli (-14%), hanno registrato contrazioni inferiori.

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Cresce la classe di potenza da 0 a 25 cavalli che vede aumentare le immatricolazioni del 63%. Questo trend in controtendenza è però dovuto principalmente alla recente modifica del Codice della Strada, che – spiega l'Associazione dei costruttori – ha consentito agli operatori non professionali (hobbisti) di immatricolare i propri mezzi agricoli. 


Per quanto riguarda le altre tipologie di macchine, la contrazione delle vendite ha colpito anche i rimorchi, che registrano una flessione dell'8,1% e si fermano a 7.718 unità immatricolate contro le 8.398 del 2022, e i sollevatori telescopici che, tuttavia, non si sono allontanati dai volumi dell'anno precedente (-3,4%) in ragione di 1.141 unità (40 in meno del 2022).

 

Rispetto all'andamento del settore nel suo complesso, vanno in controtendenza le mietitrebbie che vedono aumentare le vendite del +10,2% con un totale di 390 unità a fronte delle 354 del 2022, e le trattrici con pianale di carico che segnano un +15,9% passando da 529 a 613 mezzi venduti. 

 

Immatricolazioni delle principali tipologie di macchine agricole nel 2023 suddivise per regione

Immatricolazioni delle principali tipologie di macchine agricole nel 2023 suddivise per regione
(Fonte foto: FederUnacoma)
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Il mercato cala, ma la domanda rimane alta

Nel 2023 il trend negativo del mercato è stato condizionato soprattutto da variabili congiunturali come l'inflazione e il rialzo dei tassi di interesse, prevedibili dopo un periodo di forte espansione, e dalle tensioni geopolitiche come ad esempio il nuovo conflitto in Medio Oriente.

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FederUnacoma sottolinea come la flessione delle vendite non sia associata a una frenata della domanda che si è invece mantenuta dinamica anche in un anno particolarmente instabile. Il settore agromeccanico italiano esprime una domanda pari a circa 70.400 mezzi, in linea con il 2022, ma ben superiore a quella degli anni pre pandemia.

 

Ma come raccontano i dati dell'immatricolato, la domanda viene soddisfatta in minima parte da trattrici nuove (17.613). In larga parte a soddisfare la richiesta di trattori è il mercato delle macchine usate (57.782 quelle vendute nel 2023, in crescita dell'8.1% sul 2022), spesso obsolete e non in grado di soddisfare le esigenze produttive di un'agricoltura moderna e sostenibile. 

 

Fattore tutto italiano che si somma concause che hanno generato la flessione nel 2023, è l'incertezza dovuta al ritardo dei fondi pubblici per l'acquisto di nuove macchine. Una questione non da poco dal momento che i programmi di incentivazione dovrebbero svolgere un ruolo fondamentale per il rinnovamento del parco macchine, soprattutto in uno scenario come quello attuale.

 

Una previsione per il 2024: incertezza

"Nei prossimi mesi, un eventuale peggioramento della congiuntura economica e del quadro geopolitico associato ad una nuova fiammata dei prezzi - conclude FederUnacoma -, potrebbero frenare ulteriormente le vendite. Parallelamente la piena entrata a regime dei nuovi strumenti di agevolazione (Psr, Pnrr, Nuova Sabatini, bando ISI-Inail agricoltura, Fondo Innovazione) e l'alleggerimento della stretta creditizia, potrebbero dare un impulso positivo al mercato".