In Italia ci sono tanti trattori che andrebbero rottamati, ma per vari motivi restano nelle aziende agricole ponendo spesso non pochi problemi in termini di sicurezza. Forse, finalmente, le cose stanno per cambiare.

Sembra che la legge denominata "Politiche di sostegno agli agricoltori per il rinnovo delle macchine agricole" - per cui Unacma si batte da tempo - sia prossima all'approvazione e possa dare inizio all'agognato svecchiamento del parco macchine circolante nel nostro paese, il più vetusto in Europa.
 

Addio al trattore per una buona causa

Chi fatica a rottamare un macchinario perché ancora in buono stato, può ora stare più tranquillo: alcuni mezzi da dismettere non finiranno ad arrugginire in qualche deposito, ma potranno vivere una "second-life" sotto il sole dell'Africa orientale. In particolare, i trattori non più commerciabili ma funzionanti potranno essere riusati in modo virtuoso nell'ambito del progetto di cooperazione e solidarietà internazionale "Unacma per la vita".

Il progetto - ideato da Rodolfo Catarzi e molto apprezzato nel mondo politico - mira alla messa a punto di officine in Tanzania che forniscano supporto agli agricoltori e gestiscano la formazione di meccanici locali. I formatori saranno i concessionari e i riparatori in pensione disposti a offrire volontariamente le loro conoscenze e competenze. Nelle officine tanzaniane serviranno macchine che potrebbero arrivare dall'Italia, grazie anche al coinvolgimento del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale.

Inoltre, oggi gli organismi al lavoro sulla legge per la rottamazione chiedono a Unacma di mettere a disposizione gratuitamente una ventina di trattrici dismesse ma in buono stato che siano protagoniste di una sperimentazione pilota per la raccolta e l'invio di macchine nei paesi in via di sviluppo. Dunque l'Unione nazionale dei commercianti di macchine agricole è alla ricerca di rivenditori e utilizzatori pronti a donare - solo in questa prima fase - al ministero uno o più trattori obsoleti, anche non revisionabili.

I soggetti interessati possono contattare Unacma all’indirizzo email comunicazionepr@federacma.it, indicando marchio, modello ed anno di costruzione. In seguito, riceveranno indicazioni su come procedere alla donazione.