La discussione, che si è concentrata sul ruolo dei contoterzisti in agricoltura tra innovazione e mercato, ha visto la partecipazione di Giuliano Oldani, presidente di Apima Milano, Lodi, Como e Varese, Aproniano Tassinari, presidente di Uncai e di Rossano Remagni Buoli, vice presidente di Apima Cremona.
Presente all'incontro anche Sergio Bambagiotti, presidente dei contoterzisti Umbria, che ha portato la testimonianza della collaborazione tra la sua associazione e quella lombarda nel far pervenire un modulo abitativo ai terremotati di Norcia: "Un'efficienza che però non è stata subito percepita dalla burocrazia".
Giuliano Oldani ha avanzato una proposta di revisione dei Piani di sviluppo rurale che sta attirando l'attenzione dell'assessore all'agricoltura di Regione Lombardia Gianni Fava: "Non si possono offrire contributi per l'acquisto di macchinari e attrezzature ad aziende agricole già in crisi. Sarebbe più ragionevole premiare l’agricoltore che applichi metodi di coltivazione nel rispetto di un disciplinare preciso, lasciandolo libero di scegliere se appoggiarsi al servizio di un contoterzista o acquistare le attrezzature necessarie. In questo modo l’operatore avrà due possibilità di ricevere i contributi per l’innovazione previsti dai Psr e si creerebbe una forte partnership fra agricoltore e contoterzista".
A fronte del rammarico per la confermata esclusione dei contoterzisti dai finanziamenti europei dei Piani, Tassinari ha spiegato come, grazie all’azione di Uncai, si stiano aprendo nuove possibilità di finanziamenti non agricoli per i contoterzisti, ad esempio il bando "Al Via" di Regione Lombardia, previsto entro giugno.
Da sinistra: Sergio Bambagiotti, presidente dei contoterzisti Umbria, Aproniano Tassinari, presidente di Uncai, e Giuliano Oldani, presidente di Apima Milano, Lodi, Como e Varese
"Così strutturato, il Psr favorisce solo alcune aziende agricole e incentiva l’acquisto di trattori sovradimensionati, neppure italiani, o di attrezzature non ammortizzabili, come quelle per lo spandimento" ha affermato Alessandro Rota, presidente di Coldiretti Milano, Lodi e Monza Brianza.
"E' quindi necessaria una revisione della Pac e ben vengano suggerimenti come quello avanzato da Uncai e da Apima. L’agricoltura italiana deve imparare a far rispettare e valorizzare, anche in Europa, la qualità e la sostenibilità ambientale dei propri prodotti, anche attraverso un sano protezionismo da ciò che non offre pari garanzie".
Tra i temi che hanno scaldato l’assemblea, anche le assegnazioni di gasolio agevolato agricolo che stanno subendo dei rallentamenti a causa dei controlli predisposti dalla Regione.
"Dopo che le pratiche di assegnazione del carburante agricolo a prezzo agevolato sono passate in capo agli uffici Uma e non più ai Centri di assistenza in agricoltura, sono emerse delle anomalie - ha illustrato Fabrizio Canesi, direttore di Apima.
Sebbene non riguardino le aziende che svolgono principalmente attività conto terzi, i ritardi nelle assegnazioni stanno creando difficoltà a tutti gli agromeccanici, alle prese in questi giorni con i primi lavori della stagione".
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Fonte: Uncai