Dall'assemblea è emersa la necessità di porre un freno alla gestione individualista delle aziende agromeccaniche che dovrebbero dotarsi di attrezzature più efficienti per divenire figure chiave della filiera.
Al microfono Aproniano Tassinari, presidente di Uncai, alle spalle Giuliano Oldani, presidente di Apima
"Di fronte al crollo dei prezzi causato dalla globalizzazione, il contoterzista deve reinventarsi e trasferire innovazione alle aziende agricole, oltre a collaborare con imprenditori del settore - ha dichiarato Giuliano Oldani, presidente di Apima - L'obiettivo è l'abbattimento dei costi attraverso il superamento degli individualismi”.
E' dunque in esame l'ipotesi di formare squadre di progettazione, composte da aziende agricole, associazioni di categoria, agronomi e alimentaristi.
Un momento dell'assemblea di Apima
Il presidente di Uncai, pur definendosi soddisfatto della creazione dell’albo dei contoterzisti avvenuta un anno fa in Regione Lombardia, ha dichiarato con fermezza che l'esistenza di un servizio conto terzi deve essere sentita sia dagli agricoltori sia dalle associazioni di categoria. "L’albo ha la funzione di tutelare gli operatori - ha continuato Tassinari - e favorire la collaborazione tra aziende agricole e contoterzisti".
Anche Alessandro Rota, presidente di Coldiretti Milano, Lodi e Monza, si è detto d'accordo sulla necessità di stimolare la sinergia tra gli operatori del settore. “Per rendere le aziende più efficienti e produttive - ha dichiarato Rota - Coldiretti è a disposizione degli agricoltori per chiarire quali sono le operazioni da affidare ai contoterzisti e quali no".
In molti casi, l'esecuzione delle lavorazioni da parte dei contoterzisti assicura una riduzione dei costi e l'aumento della qualità dei processi, valorizzando le produzioni agricole sul mercato.
L'uditorio dell'assemblea di Apima
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Fonte: Apima lodi