I droni in agricoltura sono il futuro? E' forse ancora presto per dirlo, ma di certo le realtà produttive in questo ambito non mancano e continuano a credere e a investire in innovazione. Come Archidron Italy, una giovane realtà imprenditoriale nata nel bolognese nel 2010, con sede e laboratorio a Ozzano dell’Emilia e uffici a Casalecchio di Reno. AgroNotizie ha intervistato Lorenzo Rimondi, sales manager della giovane startup.

Come azienda ci occupiamo di tutte le fasi, dalla progettazione iniziale allo sviluppo dei materiali. Disponiamo di sei officine per quanto riguarda la vera e propria costruzione degli apparecchi, che inizieremo a commercializzare nei prossimi mesi, da febbraio-marzo 2016. Questi primi anni sono stati costituiti in particolare da un’importante e lunga fase di sperimentazione, totalmente autofinanziata. Mi sono messo in gioco insieme ad altri ragazzi e i risultati sembrano incoraggianti. A Futurpera, dove eravamo presenti con un nostro stand, abbiamo riscontrato interesse da parte degli imprenditori agricoli, soprattutto nei più giovani”.

L’obiettivo dei droni nel settore agricolo è unico ma ha più risvolti positivi – spiega Rimondi – promuovere e investire nell’agricoltura di precisione che utilizzi i droni vuol dire risparmiare in tempo e prodotti, con un risvolto economico positivo. In poco tempo si fa il volo con i droni, si raccolgono i dati e poi si interviene solo esclusivamente nelle aree dei terreni”.

Con un’altra bella realtà aziendale, Aermatica, stiamo cercando di promuovere un’industrializzazione sempre maggiori dei processi – ammette Rimondi – stiamo predisponendo i nostri droni specialmente per le colture del riso, mais, le viti e in generale tutta la frutticoltura. Vedo un grande interesse nei giovani imprenditori under 40, mentre più difficoltoso è penetrare nell'interesse degli agricoltori più anziani".