Dal Parlamento europeo arriva ai contoterzisti di Confai il videomessaggio di Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura. “La vostra è un’assemblea importante – afferma De Castro – e credo che gli agromeccanici debbano cominciare a occuparsi con molta attenzione della riforma della Politica agricola comune, che abbiamo votato in sede definitiva proprio qui a Strasburgo nei giorni scorsi e che vedremo in Gazzetta Ufficiale probabilmente i primi gennaio, nelle 22 lingue dell’Unione”.

Il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo tratteggia le opportunità e le “tante novità dal punto di vista tecnico - con l’applicazione dell’ocm unica - che aprono spazi importanti per gli agromeccanici”. Una riflessione, raccomanda De Castro, “va fatta anche per gli agricoltori europei e italiani”. Il greening, innanzitutto: “Dovrà essere applicato, ma in maniera fortunatamente meno burocratica di come l’aveva immaginato il commissario europeo all’Agricoltura, Dacian Ciolos. Il Parlamento in questo è riuscito a renderlo più facile nell’applicazione, ad escludere le colture arboree e quelle sommerse come il riso. Quindi, diciamo, avremo un greening meno complicato ma, soprattutto, una Pac più equa, perché si ridistribuiranno gli aiuti, cercando di venire incontro alle imprese che fino a ieri hanno preso poco o niente dalla Politica agricola comune”.

Largo agli under 40. “Contemporaneamente avremo una Pac più giovane – specifica – ed è un’altra grande novità. A tutti i giovani agricoltori, e non solo a quelli al primo insediamento, saranno messi a disposizione quasi 6 miliardi di euro”.
Un percorso che è andato migliorando. “Rispetto a come eravamo partiti – commenta De Castro - sicuramente questa Pac sarà più adatta ad affrontare le grandi sfide del futuro. I fondi mutualistici assicureranno strumenti nuovi di gestione dei rischi. Mi auguro che Confai possa giocare la sua partita”. L’ex ministro dell’Agricoltura ha poi inviato un messaggio all’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava. “Visto che in sala c’è l’assessore Fava, oltre a salutarlo gli dico che è il momento di cominciare a mettere nero su bianco le scelte che l’Italia deve fare nell’applicazione: agricoltore attivo, come lo definiamo?, aree omogenee, come le costruiamo?, aiuti accoppiati, a quali settori andranno?”.
Sono tre scelte importanti – commenta De Castro - molti Paesi le hanno già fatte. In Francia abbiamo assistito a scontri tra i vari comparti dell’agricoltura, ma anche Spagna e Olanda hanno già definito le proprie scelte. Non dobbiamo più indugiare, ma fare simulazione e capire come potere applicare al meglio la Pac”.