La perdurante crisi economica si fa sentire anche nel settore della meccanizzazione per l’agricoltura. Secondo dati recentemente diffusi da FederUnacoma, il mercato nazionale delle macchine agricole conferma, anche nel terzo trimestre di quest’anno, la tendenza al ribasso mostrata per gran parte del 2013.
Per quanto riguarda le trattrici, il saldo trimestrale delle immatricolazioni è stato pari a -5,6% e per i rimorchi si è registrato addirittura un dato negativo di oltre otto punti percentuali.

Al continuo calo degli acquisti da parte delle imprese agricole – sottolinea il numero uno della Confederazione degli agromeccanici e agricoltori italiani, Leonardo Bolisfa da contraltare il crescente ricorso ai servizi di coltivazione in conto terzi, capaci di coniugare convenienza economica, professionalità degli interventi e impiego di tecnologie sempre all’avanguardia”.

A questo riguardo, secondo i dati diffusi da FederUnacoma, nel periodo 2007-2012 la dimensione del ricorso al contoterzismo sarebbe da quantificare in quasi 4 milioni di giornate erogate dalle imprese agromeccaniche alle aziende agricole italiane. Il 49,9% delle imprese agricole dichiara esplicitamente di aver optato per il contoterzismo come valida alternativa a progetti di incremento del parco macchine.

Quali sono i vantaggi per gli agricoltori che si affidano ai servizi in conto terzi? “Le moderne aziende agricole sono impegnate in una quotidiana battaglia che ha come teatro uno scenario globale sempre più agguerrito - dichiara Sandro Cappellini, coordinatore nazionale di Confai – In questo contesto l’imprenditore agricolo non può pensare di poter fare tutto da sé, pena l’espulsione dai mercati stessi. È per questa ragione di fondo che il contoterzismo rappresenta un aiuto indispensabile per le imprese agricole intenzionate a non retrocedere e a crescere nella propria capacità competitiva”.

È proprio il tema delle economie di scala – osserva Enzo Cattaneo, segretario di presidenza di Confai – a rendere particolarmente conveniente e competitivo il ricorso all’outsourcing. I contoterzisti, lavorando complessivamente grandi superfici appartenenti a diversi proprietari, sono infatti in grado di superare i vincoli posti dalle ridotte dimensioni delle singole aziende”.