L'ulteriore stretta al 10% sul contingente di gasolio agricolo rispetto al già grave 5% previsto nel testo originale rappresenta "un vero e proprio macigno su qualsiasi ipotesi di crescita".
"Parlare di competitività e sviluppo in un contesto di graduale ed inesorabile inasprimento fiscale e burocratico, rappresenta una vera chimera – sostiene il presidente di Unima Aproniano Tassinari – mentre le nostre imprese agromeccaniche devono a fatica sostenere costi ed oneri elevati".
"Ci consola – conclude Tassinari – sapere che questa miopia di fondo è condivisa dallo stesso ministro Mario Catania che ha manifestato il suo parere sfavorevole all'emendamento in questione".
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Unima