"Il segnale del Parlamento europeo di Strasburgo sulla possibilità per gli Stati membri di applicare agevolazioni nella tassazione dei carburanti per l'efficienza energetica deve essere letto in chiave positiva" ha detto Leonardo Bolis, presidente di Confai, in merito alla proposta di modifica della Direttiva 2003/96/Ce sulla tassazione dei prodotti energetici e dell'elettricità.

Bolis ha anche sottolineato la necessità di integrazioni sul piano concreto.

"Non è sufficiente prevedere la possibilità di esenzione dalla tassazione dei prodotti energetici per l'agricoltura e la silvicoltura, se contemporaneamente l'equiparazione di benzina e gasolio andranno ad aumentare accise già elevate per chi utilizza il diesel - ha detto Bolis - Serve un approccio più serio e meglio definito, affinché il carburante utilizzato alla propria attività non si tramuti in un peso insostenibile per le imprese agromeccaniche, peraltro sempre confinate in un limbo non ben definito".

Piuttosto, secondo Confai, l'Unione europea dovrebbe intensificare gli sforzi nella ricerca dell'efficienza energetica sia nelle attività agricole che di meccanizzazione e sostenere carburanti alternativi con maggiore convinzione.

La Confederazione cita due numeri su tutti, dai quali si evince una situazione paradossale. "Secondo l'organismo Ue che raccoglie i principali produttori di biodiesel (European biodiesel board) – ha ricordato Sandro Cappellini, coordinatore nazionale di Confai - nel 2011 le 254 bioraffinerie distribuite su tutto il territorio comunitario hanno viaggiato ben al di sotto del 50% delle loro potenzialità, producendo 7,6 milioni di tonnellate di biocarburante. Il 20% in meno sul 2010".