Prevenzione incendi, le imprese agricole e agromeccaniche spenderanno fino a 5mila euro per adeguarsi alle disposizioni della nuova normativa. E' questa l'analisi di Confai, Confederazione agromeccanici e agricoltori italiani, alla luce delle misure entrate in vigore lo scorso 7 ottobre 2011, dopo l'emanazione del Dpr 1 agosto 2011 n.151, introdotto con lo scopo di semplificare l'attività operativa delle imprese italiane in materia di prevenzione incendi.

In base alla nuova normativa, tutte le imprese agricole ed agromeccaniche dovranno verificare se rientrano nell'attività ispettiva dei Vigili del fuoco. Nel caso specifico delle imprese di meccanizzazione agricola, la situazione si è appesantita sensibilmente.

"A dispetto della sbandierata semplificazione – evidenzia il presidente di Confai, Leonardo Bolis – si profila un aggravio considerevole sul piano economico e gestionale, che coinvolgerà in provincia di Mantova oltre 8mila imprese agricole e agromeccaniche".

In termini pratici, sintetizza il coordinatore della Confederazione, Sandro Cappellini, uno degli aspetti che andranno a incidere maggiormente sui bilanci delle imprese agricole e agromeccaniche riguarda il controllo di prevenzione incendi per i depositi di carburante, prima esonerati sino a 25 metri cubi, ma ora soggetti per capacità superiore ad 1 metro cubo, così come i contenitori e distributori mobili per il rifornimento di carburanti. Soggetti a controlli anche i depositi di cereali, paglia, legna da ardere e capannoni ricovero mezzi agricoli con superficie superiore a 300 metri quadrati.

"Confai e le sedi provinciali hanno iniziato un ciclo di incontri sulla sicurezza del lavoro anche per il 2012 – annuncia il direttore – ma purtroppo rileviamo l'aggravio di costi per le imprese del settore".