Unima, l'Unione nazionale imprese di meccanizzazione agricola esprime la sua soddisfazione per lo slittamento al 1° ottobre 2010 dell'entrata a regime del Sistri, il sistema di tracciabilità informatica dei rifiuti, contenuta nel 3° decreto Sistri e attualmente in fase di registrazione alla Corte dei conti.
Lo stesso decreto dispone inoltre la proroga al 12 settembre 2010 per la distribuzione e/o l'installazione delle necessarie tecnologie, quali dispositivi USB, black box e videosorveglianza.
"Condividiamo pienamente le finalità del Sistri – ha commentato il presidente di Unima, Aproniano Tassinari – e apprezziamo la sua filosofia di base improntata sulla semplificazione amministrativa, tuttavia avevamo già espresso dei dubbi sull'applicabilità del testo originario che, proprio per la sua semplicità, mal si adattava a risolvere un problema complesso come quello della gestione dei rifiuti. Un problema reso ancora più ingestibile dalle diverse normative locali".
Tra i punti del nuovo sistema più discussi da Unima c'è la scelta delle istituzioni di intervenire sui sistemi gestionali delle imprese, con rilevanti oneri a loro carico, piuttosto che fornire semplicemente le sole funzionalità relative alla tracciabilità; gli adempimenti necessari, infatti, presuppongono per la categoria agromeccanica non solo ulteriori costi e burocrazia, ma soprattutto una significativa quanto difficile evoluzione informatica delle aziende interessate.
"Nell'attesa di poter disporre del testo definitivo – conclude Tassinari – auspichiamo che i dubbi appunti sollevati a febbraio siano stati presi nella giusta considerazione, riconducendo la nuova norma verso quelle finalità di semplificazione che essa si prefiggeva. Nel frattempo tuttavia, non possiamo non notare che i dispositivi USB, le Black Box, i manuali e le norme tecniche non sono ancora disponibili; nessuno ha mai visto una dimostrazione completa del sistema e non è possibile accedere a versioni dimostrative, neanche incomplete, del software. Date queste premesse rimangono forti dubbi che alla scadenza dei nuovi termini le aziende possano farsi trovare pronte, anche perché in assenza di dati e contenuti, diviene impossibile impostare un adeguato piano di formazione".
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Fonte: Unima