È stata una cerimonia semplice ma al tempo stesso intensa quella che venerdì 3 luglio scorso ha visto la consegna a Parigi, nei pressi della residenza presidenziale di Rambouillet, dell'onorificenza di Grande Ufficiale della Repubblica Francese per Meriti in Campo Agricolo ad Amilcare Merlo, fondatore e presidente del Gruppo Merlo.

Questa prestigiosa riconoscenza al merito, nata nel lontano 1883, annovera tra i suoi illustri beneficiari personaggi di fama mondiale quali lo scienziato Louis Pasteur e lo scrittore Roger Peyrefitte.

La Croce di Grande Ufficiale è stata appuntata dal Presidente del Senato francese, onorevole Gérard Larcher alla presenza di Luca Maestripieri, Console Generale d'Italia in Francia, di Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere e di Alessandro Reitelli, Presidente della Camera di Commercio Italiana in Francia.

La presenza commerciale Merlo in Francia data fin dal 1983, anno nel quale è stata costituita la filiale Merlo France, oggi forte di una rete di vendita e di assistenza in tutto il territorio e particolarmente attiva in ambito agricolo.

Gérard Larcher, nel discorso di investitura ha sottolineato "l'importanza che il Gruppo Merlo ha avuto nell'innovazione in campo agricolo, investendo risorse per lo sviluppo di nuove tecnologie e proponendo soluzioni e macchine d'avanguardia con i più avanzati standard di sicurezza, comfort e produttività. Con la tecnologia Merlo si è senza dubbio dato un grande contributo al miglioramento della sicurezza e della qualità del lavoro in agricoltura".

Nel ringraziare il Presidente del Senato per l'onorificenza, Amilcare Merlo ha sottolineato come "questo sia per me un momento di grande soddisfazione personale e di intensa condivisione emotiva con la nuova generazione che sta raccogliendo il testimone in azienda, i miei figli e le persone che da anni collaborano alla crescita del Gruppo.

Il mio pensiero va anche ai giovani, ai quali, in questo difficile momento dell'economia mondiale, auguro di riscoprire l'entusiasmo e la passione che hanno guidato la ricerca e lo sviluppo perché senza di essi non ci può essere un futuro sereno. Il mio augurio è che riprenda vigore quello spirito di sacrificio e di amore per il lavoro che è riuscito a portare la competitività e le innovazioni tecnologiche del nostro Paese nel mondo".