Chiusura positiva del 2008 a livello di anno solare. Le immatricolazioni sono cresciute di quasi due punti e mezzo percentuali, con un andamento ancora più positivo nelle esportazioni per i Marchi nazionali che sembrano quindi soffrire solo sul mercato di casa propria 

 

Dio esiste. Ed evidentemente ama Treviglio. Dopo un anno trascorso in affanno e vissuto all'insegna del contenimento delle perdite, come peraltro hanno fatto altri marchi nazionali, all'improvviso, nel mese di dicembre, il Gruppo Same Deutz-Fahr mette a segno una spettacolare e improvvisa ripresa che gli permette di immatricolare circa 150 macchine in più rispetto al dicembre 2007. Immatricolazioni, tra l'altro, colorate tutte di rosso e di argento, le due livree che senza questo inaspettato, ma forse neanche tanto, exploit avrebbero chiuso con un netto passivo.

Unici marchi, assieme al rivale di sempre, Landini, a non poter apprezzare in maniera totale la chiusura di un anno che, tutto sommato, non è andato così male come lo si era inizialmente previsto e che, anzi, ha chiuso salvaguardando il settore da quella crisi generale che sta attanagliando l'intera industria internazionale.

In Italia i trattori non solo hanno retto bene le difficoltà del 2008, ma le loro immatricolazioni sono risultate addirittura in crescita. Leader in tale ambito il marchio Deutz-Fahr che, senza giovarsi di aiuti ultraterreni dell'ultima ora e puntando solo della qualità dei propri prodotti oltre che su una sua ricollocazione di mercato nell'ambito del Gruppo di riferimento, ha chiuso con il miglior incremento in assoluto in termini di volumi, bruciando sul filo di lana concorrenti del calibro di New Holland e John Deere.

 

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Tratto da Macchine Trattori - gennaio 2009

in collaborazione con Orsa Maggiore Edizioni