Dopo essersi potuta confrontare con agricoltori e contoterzisti che hanno coralmente evidenziato come è incalzante l’attenzione degli imprenditori agricoli verso la semina su sodo, Kuhn ha proposto al mercato una pronta soluzione al problema, la nuova seminatrice meccanica trainata per semina su sodo SDE 2217/19.

Non sono più sostenibili le sempre più onerose spese di carburante per aratura principale con successiva preparazione del letto di semina, ed il tempo eccessivo necessario a queste operazioni. Le valutazioni sulle tecniche colturali vengono però fatte solo garantendo la produzione per ettaro, aspetto indispensabile per favorire l’aumento del reddito aziendale. Tra le tecniche colturali semplificate, la semina diretta su terreno non lavorato massimizza i risvolti positivi tesi al miglioramento dell’efficienza della produzione agricola. I benefici sono di diversa natura: economici, migliorando l’efficienza produttiva e la redditività aziendale riducendo i costi di produzione senza subire perdite nella produzione di prodotto per ettaro; agronomici, migliorando la fertilità del sistema suolo e, non ultimi, ambientali, rendendo l’agricoltura, oggi sempre più multifunzionale, meno invasiva e più sostenibile.

L’occasione ha permesso a Kuhn, forte della esperienza sulle tecniche di 'conservation tillage' proprie dell’America del Sud, di presentare la seminatrice meccanica trainata per semina su sodo SDE 2217/19. Questa macchina agricola ha una larghezza di lavoro e di trasporto di tre metri, con 17 o 19 elementi di semina disposti su due ranghi e una massa di 4100 chili, che determina un elevato indice di penetrazione per singolo elemento. L’apertura del solco di semina, garantito sia in presenza di forti quantità di residui che di terreno particolarmente tenace, avviene con sistema a doppio disco con diametro differenziato, disposto su una struttura a parallelogramma, ove sono presenti oltretutto molle di carico facilmente regolabili. Il sistema consente l’indipendente adattamento a tutte le condizioni di lavoro, aggressività e semina nelle condizioni più difficili, poca quantità di terra movimentata, ottima incidenza nel terreno e sostenuta velocità di lavoro fino ad anche otto chilometro all'ora. La struttura portante è composta da un telaio e un timone ad occhione per il collegamento con la trattrice, due distinte tramogge seme/concime (la capacità della tramoggia del seme è di 790 litri, mentre la capacità della tramoggia del concime è di 1000 litri), ognuna della quali alimenta una fila di elementi.