Sulle montagne di marmo intorno a Carrara, a Fantiscritti, uno dei bacini marmiferi più importanti del mondo e celebrato da Michelangelo con i suoi capolavori, è stato realizzato un inseguimento da brivido, in una delle scene più rischiose mai girate per un film. Sul set l’attore inglese Daniel Craig, alias James Bond, nell’ultimo episodio di 007, “Quantum of Solace”. Per le riprese sono state utilizzate cineprese sospese a cavi d’acciaio a decine di metri d’altezza ed è stato impegnato uno staff di ben 300 persone.

Tutte le sequenze sono state realizzate nella massima sicurezza possibile per gli stuntmen impegnati nelle azioni e per questo la direzione della produzione si è attivata per garantirne l’incolumità, in “una situazione di pericolo e di sfida di un livello che non avevo mai raggiunto prima" - afferma Dan Bradley, regista della troupe incaricata di girare le scene più spettacolari. Una delle scene più emozionanti è stata una discesa a rotta di collo lungo i tornanti delle cave di marmo della celebre Aston Martin di 007, inseguita da potenti Alfa Romeo. Un ambiente così difficile ha richiesto continue riparazioni alle automobili e per questo la squadra di tecnici di supporto era particolarmente numerosa. Ci si è accorti infatti che nella sfida fra un’automobile ed un blocco di marmo, vince ancora sempre il marmo; ecco perché ben sette Aston Martin gemelle erano a disposizione della troupe.

Per il recupero di quelle incidentate si è fatto ricorso ad uno specialista d’eccezione, un Panoramic P 28.8 di Merlo, che sulle ripide e tortuose strade di Fantiscritti si è trovato proprio a suo agio.

 

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