Nell'ultima settimana appaiono ancora contrastati i prezzi sui mercati internazionali del grano duro, spinti da fattori divergenti: a fronte di una domanda forte persiste anche l'aspettativa ottimistica sui prossimi raccolti, dettata dalle precipitazioni che a fine aprile hanno scongiurato la siccità in molte aree vocate alla produzione di grano sia negli Usa che in Canada. A questi eventi meteo hanno fatto seguito le piogge in Nord Africa, che dovrebbero migliorare ulteriormente le rese nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
Permane una tendenza del dollaro Usa a rivalutarsi, che spinge i prezzi Fob Usa e quella del dollaro canadese a svalutarsi leggermente, temperando gli aumenti del prezzo Fob della regione dei grandi laghi.
Intanto, sul mercato canadese i prezzi Fob del Cwad restano fermi al St Lawrence Market di Toronto il 7 maggio scorso, ma il 12 maggio nei porti dei grandi laghi canadesi aumenta di oltre 4 euro. Il tutto per valutazioni che stanno tra i 277 euro alla tonnellata di Toronto e gli oltre 288 euro rilevati sui porti di grandi laghi dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, peraltro con i prezzi all'ingrosso all'esportazione sulla piazza di Rosetown in stabili, cui fa da contraltare un aumento dei costi di trasporto interni. In decisa crescita il prezzo Fob del Northern Durum espresso in euro, che supera quota 288 euro alla tonnellata, ma solo grazie alla più spinta rivalutazione della divisa Usa.
In Italia - dove tengono banco le previsioni positive sui raccolti esposte ai Durum Days di Foggia ieri - continuano i pesanti cali in tutte le borse merci italiane. I prezzi all'origine rilevati da Ismea consolidano ulteriormente i segni di cedimento, con 7 piazze in calo su 13 rilevate.
Nonostante la siccità al Sud e l'eccesso di piogge al Nord, la previsione di Areté in Italia è di un incremento della produzione di frumento duro nella mietitura 2025 del 20% su base annua e del 12% sulla media degli ultimi cinque anni, trascinato da un aumento delle superfici investite. Le previsioni sulle produzioni e le esportazioni estere in diminuzione - che pure di seguito AgroNotizie® riporta integralmente - sembrano invece riferirsi ad un quadro meteoclimatico superato, almeno in Nord America e Nord Africa e suscettibile di aggiornamento.
Noli tornano in calo
L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri, 14 maggio 2025, è sceso per il secondo giorno consecutivo, con un calo di circa l'1%, raggiungendo un nuovo minimo dal 22 aprile a 1.267 punti, trainato dai segmenti delle navi più grandi. Tale livello dell'indice è in calo di ben 107 punti sui 1.374 raggiunti solo il 7 maggio scorso (-7,79%). Rispetto ai 1.241 punti del 16 aprile scorso l'indice aumenta così di soli 26 punti (+2,09%), mentre l'incremento la scorsa settimana era di 133 punti (+10,71%).
Il livello di 1.267 punti del 14 maggio rispetto ai 1.637 registrati lo scorso 19 marzo aumenta le perdite a 370 punti (-22,6%) dai meno 263 punti (-16,06%) della scorsa settimana. Al contrario, sul 15 gennaio scorso, quando l'indice era attestato a 1.063 punti, si registra un aumento pari a 204 punti (+19,19%). Un aumento di maggiore entità - pari a 301 punti - si registra anche sul valore di 966 punti espresso l'8 gennaio scorso (+31,16%), quando l'Indice Baltic era calato ai minimi da fine luglio 2023. L'indice - al 14 maggio 2025 - su base annuale perde il 36,43%, mentre il 7 maggio scorso perdeva il 37,63%.
L'Indice Panamax, che è parte del Baltic Dry, e che tiene traccia delle navi che trasportano 60mila-70mila tonnellate di carbone o grano, è calato ieri dell'1,6%, raggiungendo un nuovo minimo dal 22 aprile a 1.295 punti e rispetto ai 1.362 dello scorso 7 maggio ne ha persi 67 (-4,92%). Inoltre in una nota diramata ieri da Trading Economics si legge: "Le tariffe si sono notevolmente indebolite nell'Atlantico, dove i carichi sembrano aver rallentato rispetto all'inizio di maggio, mentre il numero di navi in zavorra è rimasto costante" affermazione attribuita a Filipe Gouveia di Bimco.
Inoltre, una nota di Trading Economics diramata il 14 maggio 2025, afferma: "Baltic Dry è aumentato di 283 punti, pari al 28,39%, dall'inizio del 2025, secondo le negoziazioni su un contratto per differenza (Cfd) che replica il mercato di riferimento per questa materia prima".
Chicago, Future Durum Wheat Index +0,24%
Il Future Durum Wheat Index $Cdwi alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 13 maggio scorso risale a 662,21 punti, poco più di 6,62 dollari Usa per bushel, in aumento di 1,62 punti (+0,24%) sui 660,59 punti del 6 maggio scorso, quando si era verificato un calo di 1,17 punti (-0,18%) sulla settimana precedente.
Il valore raggiunto martedì scorso è più basso di 1,65 rispetto ai 663,86 punti del 25 marzo, ultima di quattro settimane di ribassi. E rispetto ai 678,00 raggiunti il 28 febbraio scorso accusa un calo di 15,79 (-2,33%). Nonostante questi recenti cali, il Future Durum Wheat Index dal primo ottobre 2024, quando quotava 624,48 punti base (poco più di 6,24 dollari Usa per bushel), ha comunque recuperato 37,73 punti (+6,04%).
Rispetto al più recente punto minimo, i 607,57 punti toccati il 15 agosto 2024 - un arretramento inferiore ai valori registrati nel lontano novembre 2021- l'indice il 6 maggio assesta il recupero a 54,64 punti (+8,99%). Nel mentre appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.
Inoltre, la quotazione del 13 maggio scorso, valorizzata al cambio di ieri, 14 maggio 2025, è pari a 216,92 euro alla tonnellata, in aumento di 3,28 euro sui 213,64 euro alla tonnellata registrati sulla quotazione del 6 maggio scorso valorizzata al cambio del 7 maggio 2025. L'aumento del valore è dovuto all'effetto congiunto dell'incremento delle quotazioni dell'indice - intervenuto tra il 6 ed il 13 maggio - e della contestuale rivalutazione del dollaro Usa, passato da un tasso di cambio di 0,88 euro per un dollaro del 7 maggio a 0,89 euro per un dollaro delle quotazioni di ieri, 14 maggio 2025.
Prezzi Fob canadesi contrastati
Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali, aggiornato al 7 maggio 2025, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al St Lawrence Market di Toronto è stato di 315 dollari Usa alla tonnellata per i contratti stipulati sul biglietto verde e di 277 euro alla tonnellata per i contratti in eurovaluta, registrandosi così sul 30 aprile scorso totale stabilità. In questa ultima data si erano registrate perdite di 5 dollari Usa sui contratti stipulati in moneta americana e di 6 euro alla tonnellata per i contratti stipulati in eurovaluta. Su questa piazza, tra il 2 ed il 30 aprile il prezzo Fob del Cwad ha perso 15 dollari Usa e 28 euro alla tonnellata, per poi rimanere stabile fino al 7 maggio 2025.
In ogni caso, dal 5 dicembre 2023, quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari alla tonnellata, al 7 maggio 2025 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 110 dollari. Dal 5 dicembre 2023, quando i contratti in euro a prezzo Fob dello stesso cereale erano quotati 393 euro alla tonnellata, al 7 maggio 2025 perdono 116 euro alla tonnellata.
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 12 maggio 2025 riporta il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti nella regione dei grandi laghi canadesi, fissato in 452,04 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 6,35 dollari canadesi sui 445,69 dollari raggiunti lo scorso 5 maggio, quando si era verificato un recupero di 4,61 dollari sui 441,08 raggiunti in ribasso il 21 aprile 2025. Il 14 aprile scorso, invece, si era invece verificato un notevole ribasso di 25,54 dollari canadesi sui 467,99 registrati solo il 7 aprile scorso, prezzo rispetto al quale la quotazione del 12 maggio accusa una perdita ora di 15,95.
La valutazione del 12 maggio risulta ora maggiore di 2,59 dollari canadesi anche rispetto al prezzo del 2 dicembre 2024 di 449,45 dollari canadesi alla tonnellata, ultima quotazione prima dell'avvento dei ghiacci, mentre solo cinque settimane fa il valore del prezzo Fob manteneva un apprezzamento di 18,54 dollari canadesi (+4,13%) su quello del 2 dicembre 2024.
La quotazione del prezzo Fob del Cwad di prima qualità raggiunta il 12 maggio 2025 è pari a 288,63 euro alla tonnellata al cambio del 14 maggio 2025, in aumento di 4,27 euro sui 284,36 euro ottenuti dalla valorizzazione al cambio del 7 maggio della quotazione del 5 maggio 2025. Un recupero ancora parziale - e con una perdita di 10,80 - rispetto alla valutazione del 7 aprile che al cambio del 9 aprile 2025 restituiva un valore di 299,43 euro alla tonnellata.
L'ultimo aumento della valutazione in euro del prezzo Fob del Cwad in partenza dai porti dei grandi laghi canadesi è il risultato dell'aumento delle quotazioni espresse in dollari canadesi, che sono state solo parzialmente neutralizzate dalla lieve svalutazione del dollaro canadese, rimasto comunque nelle ultime tre settimane intorno agli 0,64 euro per dollaro canadese.
Prezzo Fob Usa torna a superare i 288 euro
Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates del 9 maggio 2025, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna giugno 2025 è di 323 dollari Usa alla tonnellata, stabile dal 31 gennaio scorso in avanti, quando si era manifestato un calo di 4 dollari sui 327 dollari Usa alla tonnellata raggiunti il 24 gennaio 2025 a seguito di un aumento di 20 dollari sulle precedenti quotazioni di 307 che si erano tenute stabili tra il 6 dicembre 2024 ed il 17 gennaio 2025.
La quotazione del 9 maggio del prezzo Fob del Northern Durum, valorizzata al cambio del 14 maggio 2025 è pari a 288,05, in aumento di 3,93 euro alla tonnellata rispetto a quella del 2 maggio scorso valorizzata al cambio del 7 maggio 2025 e pari a 284,12 euro, quando aveva subìto un primo aumento di 0,71 euro sulla quotazione del 17 aprile valorizzata al cambio del 23 aprile 2025 e pari a 283,41 euro alla tonnellata. In pratica il prezzo Fob del Northern Durum ha recuperato 4,64 euro alla tonnellata in due settimane solo per la rivalutazione del dollaro Usa.
Infatti, posta l'invarianza del valore in dollari Usa della quotazione del prezzo Fob del Northern Durum, l'aumento di valore in euro registrato ieri è ascrivibile unicamente alla rivalutazione della divisa Usa intervenuta tra il 7 ed il 14 maggio, passata dagli 0,88 euro per un dollaro Usa della scorsa settimana agli 0,89 euro per dollaro Usa di ieri.
Canada, prezzo all'ingrosso stabile
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 12 maggio 2025 ha rilevato il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione del Cwad numero 1 al 13% di proteine in 358,25 dollari canadesi alla tonnellata, stabile sulla quotazione rilevata il 5 maggio scorso, quando invece si era verificato un aumento di 9,18 dollari canadesi sulla valutazione del 21 aprile scorso, ultima rilevata da AgroNotizie®, pari a 349,07 dollari e che era rimasta invariata rispetto al 14 aprile 2025.
Pertanto ora il prezzo all'ingrosso all'esportazione, dopo aver recuperato tutto il deficit accumulato dal 24 febbraio scorso in avanti uguagliandone il valore il 21 aprile scorso sulla stessa piazza di Rosetown dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione, ora lo sovrasta di 9,18 dollari canadesi alla tonnellata.
In ogni caso, il prezzo all'ingrosso del Cwad dal 1° ottobre 2024, quando stazionava a 294,32 dollari canadesi alla tonnellata, ha guadagnato fino al 5 maggio 2025 ben 63,93 dollari canadesi alla tonnellata (+21,72%).
Il 12 maggio scorso sono stati calcolati i corrispettivi export basis in 93,79 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 6,35 sugli 87,43 registrati il 5 maggio scorso. Pertanto, data l'invarianza del prezzo all'ingrosso all'esportazione nel periodo considerato, l'intero aumento del prezzo Fob - di pari importo - è spiegato dall'aumento dei costi di trasporto interni canadesi di 6,35 dollari canadesi alla tonnellata.
Canada, prezzi all'origine spot in aumento
Il 12 maggio 2025 la Commissione ha rilevato il prezzo medio spot del Cwad di prima qualità offerto dagli agricoltori nel Saskatchewan in 340,06 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 11,81 dollari canadesi sui 328,25 dollari del 5 maggio scorso, quando invece si era verificato un lieve calo di 2,94 dollari canadesi sui 331,19 registrati il 21 aprile 2025.
Con il valore del 12 maggio scorso, sui 289,08 dollari canadesi registrati il 26 agosto 2024, si continua a registrare una tendenza di ripresa dei prezzi, pari a 50,98 dollari (+17,63%). È da tenere presente che il 3 settembre 2024, per la prima volta dal maggio 2024, si era interrotta la caduta del prezzo medio spot nel Saskatchewan. E rispetto ai 387,00 dollari del primo aprile 2024 il prezzo medio spot offerto si è ridotto così di 46,94 dollari (-12,13%).
Il 12 maggio 2025 la Commissione ha rilevato anche il prezzo medio offerto dagli agricoltori del Saskatchewan per le consegne differite a settembre 2025 in 307,30 dollari canadesi alla tonnellata, stabile sul 5 maggio scorso, quando invece si era registrato un pesante calo di 21,69 dollari canadesi sui 328,99 dollari del 21 aprile scorso, quando la consegna era ancora indicata in giugno.
Tra il 18 febbraio 2025, quando il valore era attestato a 327,15 dollari, ed il 12 maggio scorso, il prezzo medio per le consegne differite offerto dagli agricoltori è così calato di 19,85 dollari canadesi. Rispetto al prezzo medio offerto del Cwad di prima qualità di 289,63 dollari canadesi alla tonnellata, registratosi il 26 agosto 2024 all'indomani dei crolli dei valori di quel mese, si continua a registrare una tendenza, fino al 12 maggio 2025, di ripresa dei prezzi pari a 17,67 dollari (+6,10%), anche se dimezzata rispetto a due settimane fa.
Grano duro canadese, semine al 50% e scorte in aumento
Secondo la Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 12 maggio scorso "Il 33% del grano duro in Saskatchewan era seminato al 5 maggio 2025 e sicuramente sarà ora già a più della metà. Le condizioni rimangono buone". Sempre secondo gli analisti della Commissione "A marzo 2025, le scorte canadesi di grano duro ammontavano a 2 milioni di tonnellate, in aumento del 2,7% rispetto all'anno scorso. Tuttavia, le scorte agricole, pari a 1,25 milioni di tonnellate, sono diminuite dell'8,8%. Al contrario, le scorte commerciali, pari a 753mila tonnellate, sono aumentate del 30%. Anche in questo caso, a fine marzo gli agricoltori hanno registrato un aumento delle vendite rispetto all'anno scorso e gli esportatori pronti a incrementare le spedizioni".
Grano duro canadese, export verso i 5 milioni di tonnellate
Secondo la Commissione inoltre "I dati sulla movimentazione della trentanovesima settimana di campagna commerciale 2024-2025 hanno mostrato buoni carichi di esportazione, pari a 198mila tonnellate. Le esportazioni da inizio anno hanno raggiunto i 4,5 milioni di tonnellate. Il Ministero dell'Agricoltura del Canada prevede esportazioni per 5 milioni di tonnellate per il 2024-2025, ma riteniamo che potrebbero risultare superiori, il che ridurrebbe le scorte finali al di sotto di mezzo milione di tonnellate".
Grano duro canadese, prezzi frenati
Secondo gli analisti della Commissione "la domanda di grano duro è rimasta robusta, ma la debolezza generale del grano ha frenato anche i prezzi del grano duro". In pratica gli aumenti che pure si sono verificati sono inferiori alle attese di mercato.
Durum Days, produzione italiana in netto aumento
La produzione nazionale di grano duro, per l'annata agraria 2024-2025, è stimata in oltre 4,2 milioni di tonnellate, un dato superiore di circa il 20% rispetto al 2024 e del 12% rispetto alla media degli ultimi cinque anni. L'aumento della produzione è legato sia all'espansione delle superfici coltivate, che sono in crescita del 9,5% a livello nazionale secondo i dati Istat (1,28 milioni di ettari rispetto ad 1,17 dello scorso anno), sia alle condizioni particolarmente favorevoli in Sicilia, Basilicata e parte della Puglia.
Sono le prime previsioni sulla produzione di grano duro italiana presentate ieri a Foggia, nell'ambito dell'edizione 2025 dei Durum Days, organizzata e promossa da Assosementi, Cia - Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri, Fedagripesca Confcooperative, Compag, Italmopa, Unione Italiana Food, con il contributo tecnico di Crea e Areté, il patrocinio della Siga - Società Italiana Genetica Agraria.
Secondo il Crea, nel Centro Nord le semine di grano duro hanno subìto ritardi a causa delle abbondanti piogge. In alcune aree, i ristagni idrici hanno reso difficili anche le successive pratiche agronomiche. Anche al Sud, le operazioni di semina sono state ritardate, in questo caso per la mancanza di pioggia nel mese di novembre.
Nonostante le temperature invernali sopra la media abbiano accelerato il ciclo fenologico, le precipitazioni regolari hanno favorito la crescita delle colture. L'andamento meteorologico delle prossime settimane rappresenta tuttavia ancora un'incognita: piogge intense o eccessiva umidità potrebbero compromettere lo stato fitosanitario della coltura, sia al Centro Nord che al Sud, con possibili effetti negativi sulla resa finale.
Durum Days, produzione estera in diminuzione
Rispetto al quadro internazionale, delineato dagli analisti di Areté, dopo l'aumento dello scorso anno, le produzioni di grano duro a livello mondiale quest'anno sono globalmente previste in leggero calo per via di minori raccolti nei Paesi esportatori, in particolare in Nord America (Canada -7%, Stati Uniti -9%, Messico -78%), che non sarebbero compensati dalle maggiori produzioni nei Paesi importatori (Ue +10%, Nord Africa +15%). La prospettiva di una maggiore produzione europea limita la possibilità di tensioni sui prezzi italiani.
Tuttavia, il calo produttivo nei Paesi esportatori, unito a scorte mondiali ancora ridotte, renderebbe il mercato vulnerabile a potenziali ondate di volatilità rialzista nel caso in cui i raccolti dei Paesi importatori risultassero inferiori alle attese.
Borsa Merci Foggia
La Borsa Merci di Foggia ieri - 14 maggio 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 305 euro alla tonnellata sui minimi e a 310 sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata, sulla precedente seduta del 7 maggio scorso, quando invece i prezzi si erano tenuti stabili sulla ancor precedente seduta del 30 aprile scorso, quando invece si era registrato un calo di 5 euro alla tonnellata sul 23 aprile 2025. Dal 12 marzo scorso il cereale pastificabile sulla piazza di Foggia ha perso ben 32 euro alla tonnellata.
Inoltre, le quotazioni di ieri del frumento duro fino a Foggia sono inferiori di 32 euro a quelle del 19 giugno 2024, data di esordio delle quotazioni della mietitura 2024, attestate sui valori di 337-342 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 45 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio 2024, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 14 maggio 2025 perdite per 150 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Roma
Borsa Merci di Roma ieri - 14 maggio 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2024, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%, a 275 euro alla tonnellata sui minimi e 280 euro sui massimi, in calo di 4 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 7 maggio scorso, quando invece si era tenuto stabile sulla ancor precedente seduta del 30 aprile scorso, quando invece aveva perso 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 23 aprile 2025. Dal 19 marzo, il cereale pastificabile ha perso sulla piazza di Roma 18 euro alla tonnellata, mentre dall'8 gennaio al 14 maggio 2025, il frumento duro fino sulla piazza di Roma ha perso 5 euro di valore.
Tra il 3 luglio 2024 e il 14 maggio 2025, il frumento duro fino nazionale ha comunque lasciato sul terreno 20 euro alla tonnellata di valore, passando dalle quotazioni di esordio di campagna commerciale di 295-300 euro alla tonnellata alla forchetta di 275-280 euro. Mentre sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, si riscontra un ancor più pesante calo di 37 euro alla tonnellata sui minimi e di 42 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno scorso: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 14 maggio 2025 perdite pari a 130 euro alla tonnellata sui minimi e a 135 euro sui massimi.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 13 maggio 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 13%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, a 323 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, in calo di 5 euro sulla precedente seduta del 6 maggio scorso, quando invece si era riscontrata stabilità sulla ancor precedente seduta del 29 aprile 20205.
A seguito dei recenti cali, sulla piazza di Napoli il frumento duro fino è tornato a valori inferiori a quelli del 17 dicembre 2024 per 17 euro sui minimi e 20 euro sui massimi. La quotazione di 323-325 euro del 13 maggio è inferiore di 37 euro sui minimi e di 40 sui massimi a quella del 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale 2024-2025 del grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli.
Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno 2024 si rilevano prezzi più bassi di 27 euro sui minimi e 30 euro sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno furono di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 13 maggio 2025 perdite pari a 142 euro sui minimi e 155 euro sui massimi.
Borsa Merci Bari
La Commissione Cereali della Borsa Merci di Bari si è riunita il 13 maggio 2025 e ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa, a 307 euro alla tonnellata sui minimi ed a 311 euro sui massimi, in calo di 1 euro sui minimi e di 2 euro sui massimi sulla precedente seduta del 6 maggio scorso, quando si era verificato un altro calo di 2 euro sulla ancor precedente seduta del 29 aprile 2025. Al 13 maggio, complessivamente, il frumento duro fino su Bari ha perso ben 25 euro sui mini e 26 euro sui massimi rispetto all'11 marzo 2025.
Il frumento duro fino sulla piazza di Bari tra il 7 gennaio e il 13 maggio 2025 ha visto una perdita di valore pari a 11 euro alla tonnellata sui minimi e a 1 euro sui massimi. Dalla seduta di esordio del 25 giugno 2024 - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - al 13 maggio 2025 sono stati invece bruciati 38 euro alla tonnellata di valore sui minimi e 39 sui massimi.
E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 42 euro alla tonnellata sui minimi e 43 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 13 maggio 2025 perdite pari a 138 euro sui minimi e 139 sui massimi.
Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 13 maggio 2025 non è stato quotato. L'ultima valutazione - risalente alla seduta del 12 novembre 2024 - è di 346 euro alla tonnellata sui minimi e 351 euro sui massimi. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - erano in perdita di 169 euro alla tonnellata.
Il grano duro spagnolo al 12% di proteine, il 13 maggio 2025 non è stato quotato. Nella scorsa seduta del 6 maggio si era invece attestato su valori di 318 euro sui minimi e 323 sui massimi, in diminuzione di 2 euro sulla precedente seduta del 29 aprile 2025, quando invece si era registrata stabilità sul 15 aprile 2025 sui valori di 320-325 euro alla tonnellata.
Associazione Granaria di Milano
L'Associazione Granaria di Milano il 13 maggio 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, suddiviso per provenienze e qualificazioni:
- Nord Italia, peso specifico non determinato, proteine 13,5%, 312 euro alla tonnellata sui minimi e 319 euro sui massimi, in calo di altri 5 euro sulla precedente seduta del 6 maggio 2025. Dall'11 marzo questo frumento sulla piazza di Milano ha perso 21 euro alla tonnellata sui minimi e 24 euro sui massimi. Dal 7 gennaio al 13 maggio 2025 le quotazioni di questo cereale sono finite al di sotto di 8 euro alla tonnellata sui minimi e 11 euro sui massimi, rispetto ai valori di 320-330 euro rimasti stabili dalla seduta dell'8 ottobre 2024 al 7 gennaio 2025. Inoltre, i prezzi del 13 maggio 2025 risultano in calo di 33 euro sui minimi e di 36 euro sui massimi sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 13 maggio 2025 perdite pari a 103 euro alla tonnellata sui minimi e 106 euro sui massimi.
- Centro Italia, peso specifico non determinato, proteine minime 12%, 321 euro alla tonnellata sui minimi e 331 euro sui massimi, in calo di 5 euro sulla precedente seduta del 6 maggio 2025. Pur sopportando un calo di 24 euro tra l'11 marzo ed il 13 maggio 2025, dal 7 gennaio al 13 maggio 2025 le quotazioni di questo cereale hanno perso solo 4 euro alla tonnellata rispetto ai valori di 325 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi rimasti stabili dalla seduta dell'8 ottobre 2024 al 7 gennaio 2025. Ciò nonostante, i prezzi del 13 maggio 2025 risultano in calo di 41 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 13 maggio 2025 pari a 109 euro alla tonnellata.
Il 13 maggio scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 314 euro sui massimi, in calo di 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 6 maggio 2025. Dal 7 gennaio scorso - quando quotavano 320-330 euro alla tonnellata - questi frumenti risultano in calo di 15 euro sui minimi e 16 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 95 euro alla tonnellata sui minimi e 106 euro sui massimi.
I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 13 maggio 2025 a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi - risultano in calo di 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 6 maggio 2025. Dai valori di 370 - 385 euro alla tonnellata, rimasti strabili tra il 17 settembre 2024 ed il 1° aprile 2025, questi frumenti risultano aver perso 35 euro alla tonnellata fino al 13 maggio 2025. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 162 euro alla tonnellata.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
Venerdì 9 maggio 2025 è stato compilato l'ultimo listino a cura dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2024. Qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri il cereale pastificabile nazionale è stato quotato a 307 euro alla tonnellata sui minimi e a 312 euro sui massimi, in calo di altri 2 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 2 maggio scorso, quando si era verificato un calo di altri 2 euro.
Dal 10 gennaio scorso, quando il frumento duro fino ad Altamura era quotato 321-326 euro alla tonnellata, si registra - a causa dei recenti cali - una diminuzione complessiva al 9 maggio 2025 pari a 14 euro alla tonnellata. Dal 21 giugno 2024, data di inizio campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro fino nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, il valore del grano duro sulla piazza di Altamura è comunque calato di 40 euro alla tonnellata.
E si registra un deprezzamento di 43 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio scorso in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Infine, dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 9 maggio 2025 pari a 148 euro alla tonnellata.
Il 9 maggio 2025 il grano duro canadese di prima qualità risulta per la venticinquesima seduta consecutiva non quotato. L'ultima quotazione risale alla seduta del 18 ottobre 2024, quando invece era stato fissato a 407 euro alla tonnellata sui minimi ed a 410 euro sui massimi. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando il frumento duro canadese di prima qualità quotava 524-527 euro alla tonnellata, al 18 ottobre 2024 si erano registrate perdite per 117 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino l'8 maggio 2025 quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi assegnati: 299 euro alla tonnellata sui minimi e 304 sui massimi, in calo di 6 euro sulla precedente seduta del 24 aprile 2025. Tra il 9 gennaio e l'8 maggio 2025 il frumento duro fino sulla piazza di Bologna ha così perso 16 euro alla tonnellata.
I valori dell'8 maggio 2025 risultano in calo di 36 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno 2024 e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite all'8 maggio 2025 pari a 121 euro alla tonnellata.
Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 14 maggio 2025
I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale più recenti rilevati da Ismea tra il 5 ed il 12 maggio 2025 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 14 maggio 2025, danno 7 piazze in calo e 6 stabili su 13 rilevate. Lo scorso 7 maggio erano state ugualmente rilevate 7 piazze in calo e 6 stabili su 13 rilevate.
I cali sono diffusi in tutta la penisola, dalle piazze siciliane di Palermo e Catania - che perdono un altro 0,7% calando a 270,50 euro alla tonnellata di prezzo medio pagato al produttore e rilevate l'8 maggio - fino a Ferrara (-2,1%) rilevata il 5 maggio, passando per Bologna, Grosseto, Milano e Napoli. Resistono alla caduta dei prezzi le piazze di Matera, Ancona, Perugia e Macerata rilevate tutte il 12 maggio, alle quali si aggiungono Foggia e Bari.
Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 14 maggio 2025
(Fonte: Ismea)
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 14 maggio 2025, con la quotazione del frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2024. Prezzi: 291 euro alla tonnellata sui minimi e 296 euro sui massimi, in calo di 1 euro alla tonnellata sulle quotazioni del 7 maggio scorso.
Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo dell'8 maggio 2025.
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