I prezzi sui mercati internazionali del grano duro nell'ultima settimana appaiono contrastati, spinti da fattori divergenti: a fronte di una domanda forte c'è però anche l'aspettativa ottimistica sui prossimi raccolti, dettata dalle abbondanti precipitazioni che a fine aprile hanno scongiurato la siccità in molte aree vocate alla produzione di grano sia negli Usa che in Canada. Tale ultima tendenza era prevalsa in particolare due settimane fa, unita ai timori sui dazi Usa, determinando ribassi. In questo quadro appaiono poco influenti un dollaro Usa che si rivaluta marginalmente sull'euro, mentre il dollaro canadese si svaluta, ma di poco.

 

Intanto sul mercato canadese i prezzi Fob del Cwad perdono 6 euro alla tonnellata al St Lawrence Market di Toronto il 30 aprile scorso, ma il 5 maggio nei porti dei grandi laghi canadesi aumenta di oltre 4 euro. Il tutto per valutazioni che stanno tra i 277 euro alla tonnellata di Toronto e gli oltre 284 euro rilevati sui porti di grandi laghi dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, peraltro con i prezzi all'ingrosso all'esportazione sulla piazza di Rosetown in forte aumento, temperati da una riduzione dei costi di trasporto interni. In lieve crescita il prezzo Fob del Northern Durum espresso in euro, che supera quota 284 euro alla tonnellata, ma solo grazie alla rivalutazione della divisa Usa.

 

Sul Mediterraneo i prezzi dell'ultima asta in Algeria, non superiori a 314 euro alla tonnellata, hanno invece dispiegato i loro effetti, se pur con ritardo, con pesanti cali in tutte le borse merci italiane, registratisi soprattutto nella scorsa settima. Nelle ultime rilevazioni, invece, si contano stabili le borse di Roma, Foggia, Napoli e Bologna. Ancora cali si registrano invece a Bari, Milano e Altamura. I prezzi all'origine rilevati da Ismea consolidano ulteriormente i segni di cedimento, con 7 piazze in calo su 13 rilevate.

 

Noli in crescita

L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri 7 maggio 2025 è sceso di 32 punti, raggiungendo il minimo di quasi due settimane a 1.374 punti, trainato dal segmento delle navi di grandi dimensioni. Tale livello dell'indice si pone comunque in crescita di 74 punti sui 1300 punti raggiunti il 23 aprile scorso (+5,69%), con l'indice in ripresa.

 

Rispetto ai 1.241 punti del 16 aprile scorso realizza così un aumento di 133 punti (+10,71%). Il livello di 1.374 punti del 5 maggio rispetto ai 1.637 registrati lo scorso 19 marzo resta in perdita di 263 punti (-16,06%). Al contrario, sul 15 gennaio scorso, quando l'indice era attestato a 1.063 punti, si registra un aumento pari a 311 punti (+29,26%). Un aumento di maggiore entità - pari a 408 punti - si registra anche sul valore di 966 punti espresso l'8 gennaio scorso (+42,24%), quando l'Indice Baltic era calato ai minimi da fine luglio 2023. L'indice - al 7 maggio 2025 - su base annuale perde il 37,63%, mentre il 23 aprile scorso perdeva il 26,72%.

 

L'Indice Panamax, che è parte del Baltic Dry, e che tiene traccia delle navi che trasportano 60mila-70mila tonnellate di carbone o grano, è aumentato ieri di 2 punti, raggiungendo i 1.362 punti e rispetto ai 1.333 dello scorso 23 aprile ne ha guadagnati 29 (+2,17%). "Gli Stati Uniti rimangono un hub vitale nel commercio globale di rinfuse secche, con i suoi porti, in particolare quelli lungo la costa del Golfo, la costa orientale e i grandi laghi, che trattano volumi significativi di carbone, cereali e minerale di ferro", ha dichiarato l'agenzia di intermediazione navale Allied in una nota settimanale riportata da Trading Economics.

 

Inoltre, una nota di Trading Economics diramata il 7 maggio 2025, afferma: "Baltic Dry è aumentato di 377 punti, pari al 37,81%, dall'inizio del 2025, secondo le negoziazioni su un contratto per differenza (Cfd) che replica il mercato di riferimento per questa materia prima".

 

Chicago, Future Durum Wheat Index -0,18%

Il Future Durum Wheat Index $Cdwi alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 6 maggio scorso scende a 660,59 punti, quasi 6,61 dollari Usa per bushel, in calo di 1,17 punti (-0,18%) sui 661,76 punti del 22 aprile scorso, quando si era verificato un altro calo di 1,18 punti (-0,18%) sulla settimana precedente.

 

Il valore raggiunto martedì scorso è più basso di 3,27 rispetto ai 663,86 punti del 25 marzo, ultima di quattro settimane di ribassi. E rispetto ai 678,00 raggiunti il 28 febbraio scorso accusa un calo di 17,41 (-2,57%). Nonostante questi recenti cali, il Future Durum Wheat Index dal primo ottobre 2024, quando quotava 624,48 punti base (poco più di 6,24 dollari Usa per bushel), ha comunque recuperato 36,11 punti (+5,78%).

 

Rispetto al più recente punto minimo, i 607,57 punti toccati il 15 agosto 2024 - un arretramento inferiore ai valori registrati nel lontano novembre 2021- l'indice il 6 maggio assesta il recupero a 53,02 punti (+8,73%). Nel mentre appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.

 

Inoltre, la quotazione del 6 maggio scorso, valorizzata al cambio di ieri, 7 maggio 2025, è pari a 213,64 euro alla tonnellata, in aumento di 0,21 euro sui 213,43 euro registrati sulle quotazioni del 22 aprile scorso al cambio del 23 aprile 2025. L'aumento del valore in euro è dovuto alla seppur minima rivalutazione del dollaro Usa, pure rimasto intorno agli 0,88 euro per un dollaro, che ha ampiamente neutralizzato il lievissimo calo delle quotazioni in dollari dell'indice.

 

Prezzi Fob canadesi contrastati

Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali, aggiornato al 30 aprile 2025, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al St Lawrence Market di Toronto è stato di 315 dollari Usa alla tonnellata per i contratti stipulati sul biglietto verde e di 277 euro alla tonnellata per i contratti in eurovaluta, registrandosi così sul 15 aprile scorso - ultima rilevazione di AgroNotizie® - perdite di 5 dollari Usa sui contratti stipulati in moneta americana e di 6 euro alla tonnellata per i contratti stipulati in moneta europea. In questa ultima data si erano registrate perdite di 10 dollari Usa e di ben 22 euro alla tonnellata sul 2 aprile 2025. Tra il 2 ed il 30 aprile 2025 il prezzo Fob del Cwad ha perso così 15 dollari Usa e 28 euro alla tonnellata.

 

In ogni caso, dal 5 dicembre 2023, quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari alla tonnellata, al 30 aprile 2025 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 110 dollari. Dal 5 dicembre 2023, quando i contratti in euro a prezzo Fob dello stesso cereale erano quotati 393 euro alla tonnellata, al 30 aprile 2025 perdono 116 euro alla tonnellata.

 

Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 5 maggio 2025 riporta il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti nella regione dei grandi laghi canadesi, fissato in 445,69 dollari canadesi alla tonnellata, in recupero di 4,61 dollari canadesi sui 441,08 del 21 aprile scorso, ultimo prezzo rilevato da AgroNotizie®, quando invece si era verificato un lieve ribasso di 1,37 sui 442,45 dollari registrati il 14 aprile 2025. In tale ultima data, si era invece verificato un notevole ribasso di 25,54 dollari canadesi sui 467,99 registrati solo il 7 aprile scorso.

 

La valutazione del 5 maggio continua così a segnare un deprezzamento di 3,76 dollari canadesi anche rispetto al prezzo del 2 dicembre 2024 di 449,45 dollari canadesi alla tonnellata, ultima quotazione prima dell'avvento dei ghiacci, mentre solo quattro settimane fa il valore del prezzo Fob manteneva un apprezzamento di 18,54 dollari canadesi (+4,13%) su quello del 2 dicembre 2024.

 

La quotazione del prezzo Fob del Cwad di prima qualità raggiunta il 5 maggio 2025 è pari a 284,36 euro alla tonnellata al cambio di ieri, 7 maggio 2025, in aumento di 4,05 euro alla tonnellata sulle quotazioni del 21 aprile scorso valorizzate al cambio del 23 aprile 2025 e pari a 280,31 euro alla tonnellata, quando si era verificato un aumento di 0,31 euro sulla quotazione del 14 aprile. In tale ultima data, invece, si era verificato un calo di ben 19,43 euro rispetto ai 299,43 della quotazione del 7 aprile valorizzata al cambio del 9 aprile 2025.

 

L'ultimo aumento della valutazione in euro del prezzo Fob del Cwad in partenza dai porti dei grandi laghi canadesi è il risultato dell'aumento delle quotazioni espresse in dollari canadesi, che sono state solo parzialmente neutralizzate dalla lieve svalutazione del dollaro canadese, rimasto comunque nelle ultime due settimane intorno agli 0,64 euro per dollaro canadese.


Prezzo Fob Usa torna sopra i 284 euro

Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates del 2 maggio 2025, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna giugno 2025 è di 323 dollari Usa alla tonnellata, stabile dal 31 gennaio scorso in avanti, quando si era manifestato un calo di 4 dollari sui 327 dollari Usa alla tonnellata raggiunti il 24 gennaio 2025 a seguito di un aumento di 20 dollari sulle precedenti quotazioni di 307 che si erano tenute stabili tra il 6 dicembre 2024 ed il 17 gennaio 2025.

 

La quotazione del 2 maggio del prezzo Fob del Northern Durum, valorizzata al cambio del 7 maggio 2025, è pari a 284,12 euro alla tonnellata, in aumento di 0,71 euro alla tonnellata rispetto a quella del 17 aprile scorso valorizzata al cambio del 23 aprile 2025 e pari a 283,41 euro alla tonnellata, quando aveva subìto un calo di 0,67 euro alla tonnellata rispetto a quella dell'11 aprile, valorizzata al cambio del 16 aprile 2025 e pari a 284,08 euro alla tonnellata.

 

Posta l'invarianza del valore in dollari Usa della quotazione del prezzo Fob del Northern Durum, l'aumento di valore in euro registrato ieri è ascrivibile unicamente alla lieve rivalutazione della divisa Usa intervenuta tra il 23 aprile ed il 7 maggio, pure rimanendo intorno agli 0,88 euro per un dollaro Usa.

 

Canada, prezzo all'ingrosso in aumento

Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 5 maggio 2025 ha rilevato il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione del Cwad numero 1 al 13% di proteine in 358,25 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 9,18 dollari canadesi sulla valutazione del 21 aprile scorso, ultima rilevata da AgroNotizie®, pari a 349,07 dollari e che era rimasta invariata rispetto al 14 aprile 2025.

 

Pertanto ora il prezzo all'ingrosso all'esportazione - dopo aver recuperato tutto il deficit accumulato dal 24 febbraio scorso in avanti uguagliandone il valore il 21 aprile scorso sulla stessa piazza di Rosetown dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione, ora lo sovrasta di 9,18 dollari canadesi alla tonnellata.

 

In ogni caso, il prezzo all'ingrosso del Cwad dal 1° ottobre 2024, quando stazionava a 294,32 dollari canadesi alla tonnellata, ha guadagnato fino al 5 maggio 2025 ben 63,93 dollari canadesi alla tonnellata (+21,72%).

 

Il 5 maggio scorso sono stati calcolati i corrispettivi export basis in 87,43 dollari canadesi alla tonnellata, in perdita di 4,58 sui 92,01 registrati il 21 aprile scorso, quando invece si era verificato un lieve calo di 1,37. Pertanto, l'aumento del prezzo Fob del Cwad di prima qualità di 4,61 dollari canadesi del 5 maggio scorso è il risultato dell'incremento di 9,18 dollari canadesi del prezzo all'ingrosso, parzialmente neutralizzato dal calo dei costi di trasporto interni canadesi pari a 4,58 dollari.

 

Canada, prezzi all'origine in calo

Il 5 maggio 2025 la Commissione ha rilevato il prezzo medio spot del Cwad di prima qualità offerto dagli agricoltori nel Saskatchewan in 328,25 dollari canadesi alla tonnellata, in lieve calo di 2,94 dollari canadesi sui 331,19 registrati il 21 aprile scorso, quando pure si era registrato un calo di 1,59 sui 332,78 registrati il 14 aprile 2025.

 

Con il valore del 5 maggio scorso, sui 289,08 dollari canadesi registrati il 26 agosto 2024, si continua a registrare una tendenza di ripresa dei prezzi, pari a 39.17 dollari (+13,55%). È da tenere presente che il 3 settembre 2024, per la prima volta dal maggio 2024, si era interrotta la caduta del prezzo medio spot nel Saskatchewan. E rispetto ai 387,00 dollari del primo aprile 2024 il prezzo medio spot offerto si è ridotto così di 58,75 dollari (-15,18%).

 

Il 5 maggio 2025 la Commissione ha rilevato anche il prezzo medio offerto dagli agricoltori del Saskatchewan per le consegne differite a settembre 2025 in 307,30 dollari canadesi alla tonnellata, in pesante calo di 21,69 dollari canadesi sui 328,99 dollari del 21 aprile scorso, quando la consegna era ancora indicata in giugno e si percepiva un lieve calo di 0,85 dollari canadesi sui 329,84 dollari registrati il 14 aprile 2025.

 

Tra il 18 febbraio 2025, quando il valore era attestato a 327,15 dollari, ed il 5 maggio scorso, il prezzo medio per le consegne differite offerto dagli agricoltori è così calato di 19,85 dollari canadesi. Rispetto al prezzo medio offerto del Cwad di prima qualità di 289,63 dollari canadesi alla tonnellata, registratosi il 26 agosto 2024 all'indomani dei crolli dei valori di quel mese, si continua a registrare una tendenza, fino al 5 maggio 2025, di ripresa dei prezzi pari a 17,67 dollari (+6,10%), anche se dimezzata rispetto a due settimane fa.


Grano duro canadese, export a 4,3 milioni di tonnellate

Secondo la Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 5 maggio scorso "I dati della trentottesima settimana hanno mostrato un movimento piuttosto consistente di grano duro verso i terminal di esportazione (313mila tonnellate) e ottimi carichi di esportazione a 273mila tonnellate".

 

In conseguenza di questo "Le esportazioni da inizio anno hanno raggiunto i 4,3 milioni di tonnellate, il che ci porterebbe a raggiungere i 5,86 milioni di tonnellate di esportazioni a fine campagna commerciale - sottolinea la Commissione, cifra cui si giungerebbe calcolando un ritmo costante di spedizione. Intanto, il Ministero per l'Agricoltura del Canada prevede 5 milioni di tonnellate di esportazioni per la campagna commerciale 2024-2025. "Riteniamo - commentano gli analisti della Commissione - che tale dato potrebbe aumentare ulteriormente, il che ridurrebbe le scorte finali al di sotto di mezzo milione di tonnellate".

 

Grano duro canadese, prezzi deboli

Tra grano e grano duro, c'è un elevato tonnellaggio nelle posizioni della costa orientale (874mila tonnellate complessive), quindi il trasporto marittimo sulla costa orientale ha accelerato dall'apertura di Thunder Bay. "La domanda di grano duro, in particolare quello canadese, rimane robusta - sottolineano gli analisti della Commissione - ma le offerte sono in calo a causa della debolezza del resto del complesso del grano". Tale debolezza è indotta da motivi meteorologici: le piogge, che in tutto il Nord America hanno ridotto le aree coltivate a grano e soggette a siccità - hanno avuto l'effetto di ribassarne i prezzi in maniera generalizzata. Tale tendenza sta influenzando anche le offerte e i prezzi del grano duro, anche se in maniera molto contrastata tra mercati e segmenti di mercato.

 

Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 7 maggio 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 310 euro alla tonnellata sui minimi e a 315 sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 30 aprile scorso, quando invece si era registrato un calo di 5 euro alla tonnellata sul 23 aprile 2025, data nella quale si era invece rilevata stabilità sul 16 ed il 9 aprile scorso. Dal 12 marzo scorso il cereale pastificabile sulla piazza di Foggia ha perso ben 27 euro alla tonnellata ed ha raggiunto il 30 aprile 2025 le stesse quotazioni di 10 anni prima - il 29 aprile 2015 - pari anche a quelle del 18 settembre 2024.

 

Inoltre, le quotazioni di ieri del frumento duro fino a Foggia sono inferiori di 27 euro a quelle del 19 giugno 2024, data di esordio delle quotazioni della mietitura 2024, attestate sui valori di 337-342 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 40 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio 2024, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 5 maggio 2025 perdite per 145 euro alla tonnellata.


Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri - 7 maggio 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2024, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%, a 279 euro alla tonnellata sui minimi e 284 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 30 aprile scorso, quando invece aveva perso 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 23 aprile 2025, quando quotava ancora 282-287 euro alla tonnellata. Dal 19 marzo, il cereale pastificabile ha perso sulla piazza di Roma 14 euro alla tonnellata, mentre dall'8 gennaio al 7 maggio 2025, il frumento duro fino sulla piazza di Roma ha perso solo 1 euro di valore.

Tra il 3 luglio 2024 e il 7 maggio 2025, il frumento duro fino nazionale ha comunque lasciato sul terreno 16 euro alla tonnellata di valore, passando dalle quotazioni di esordio di campagna commerciale di 295-300 euro alla tonnellata alla forchetta di 279-284 euro. Mentre sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, si riscontra un ancor più pesante calo di 33 euro alla tonnellata sui minimi e di 38 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno scorso: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 7 maggio 2025 perdite pari a 126 euro alla tonnellata sui minimi e a 131 euro sui massimi.


Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 6 maggio 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 13%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, a 328 euro alla tonnellata sui minimi e 330 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 29 aprile scorso, quando invece si era registrato un calo di 2 euro sui minimi e 5 sui massimi rispetto alle quotazioni di 330-335 registrate ancora il 22 aprile 2025.

 

A seguito dei recenti cali, dal 15 aprile 2025 sulla piazza di Napoli il frumento duro fino è tornato a valori inferiori a quelli del 17 dicembre 2024 per 12 euro sui minimi e 15 euro sui massimi. La quotazione di 328-330 euro del 6 maggio è inferiore di 32 euro sui minimi e di 35 sui massimi a quella del 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale 2024-2025 del grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli.

 

Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno 2024 si rilevano prezzi più bassi di 22 euro sui minimi e 25 euro sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno furono di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 22 aprile 2025 perdite pari a 137 euro sui minimi e 150 euro sui massimi.

 

Borsa Merci Bari

La Commissione Cereali della Borsa Merci di Bari si è riunita il 6 maggio 2025 e ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa, a 308 euro alla tonnellata sui minimi ed a 313 euro sui massimi, in calo di 2 euro sulla precedente seduta del 29 aprile scorso, quando invece si era tenuto stabile a 310-315 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 15 aprile 2025. Al 6 maggio, complessivamente, il frumento duro fino su Bari ha perso ben 24 euro rispetto all'11 marzo 2025.

Il frumento duro fino sulla piazza di Bari tra il 7 gennaio e il 6 maggio 2025 ha visto una perdita di valore pari a 10 euro alla tonnellata. Dalla seduta di esordio del 25 giugno 2024 - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - al 6 maggio 2025 sono stati invece bruciati 37 euro alla tonnellata di valore.


E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 41 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 6 maggio 2025 perdite pari a 137 euro.

 

Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 6 maggio 2025 non è stato quotato. L'ultima valutazione - risalente alla seduta del 12 novembre 2024 - è di 346 euro alla tonnellata sui minimi e 351 euro sui massimi. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - erano in perdita di 169 euro alla tonnellata.

 

Il grano duro spagnolo al 12% di proteine, il 6 maggio 2025 è stato quotato su valori di 318 euro sui minimi e 323 sui massimi, in diminuzione di 2 euro sulla precedente seduta del 29 aprile scorso, quando invece si era registrata stabilità sul 15 aprile 2025 sui valori di 320-325 euro alla tonnellata.


Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 6 maggio 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, suddiviso per provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico non determinato, proteine 13,5%, 317 euro alla tonnellata sui minimi e 324 euro sui massimi, in calo di 2 euro sulla precedente seduta del 29 aprile scorso, quando si era verificato un calo di 3 euro solo sui massimi sulla ancor precedente seduta del 22 aprile 2025. Dall'11 marzo questo frumento sulla piazza di Milano ha perso 16 euro alla tonnellata sui minimi e 19 euro sui massimi. Dal 7 gennaio al 6 maggio 2025 le quotazioni di questo cereale sono finite al di sotto di 3 euro alla tonnellata sui minimi e 6 euro sui massimi, rispetto ai valori di 320-330 euro rimasti stabili dalla seduta dell'8 ottobre 2024 al 7 gennaio 2025. Inoltre, i prezzi del 6 maggio 2025 risultano in calo di 28 euro sui minimi e di 31 euro sui massimi sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 6 maggio 2025 perdite pari a 98 euro alla tonnellata sui minimi e 101 euro sui massimi.
  • Centro Italia, peso specifico non determinato, proteine minime 12%, 326 euro alla tonnellata sui minimi e 336 euro sui massimi, in calo di 2 euro sulla precedente seduta del 29 aprile scorso, quando si era verificato un altro calo di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 22 aprile 2025. Pur sopportando un calo di 19 euro tra l'11 marzo ed il 6 maggio 2025, dal 7 gennaio al 6 maggio 2025 le quotazioni di questo cereale hanno guadagnato 1 euro alla tonnellata rispetto ai valori di 325 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi rimasti stabili dalla seduta dell'8 ottobre 2024 al 7 gennaio 2025. Ciò nonostante, i prezzi del 6 maggio 2025 risultano in calo di 36 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 6 maggio 2025 pari a 104 euro alla tonnellata.

Il 6 maggio scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 315 euro alla tonnellata sui minimi e 324 euro sui massimi, in calo di 2 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 29 aprile, quando era stato rilevato un altro calo di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 22 aprile scorso. Dal 7 gennaio scorso - quando quotavano 320-330 euro alla tonnellata - questi frumenti risultano in calo di 5 euro sui minimi e 6 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 85 euro alla tonnellata sui minimi e 96 euro sui massimi.

 

I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 6 maggio 2025 a 345 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi - risultano stabili sulla precedente seduta del 29 aprile scorso, quando si era registrato un calo di 7 euro alla tonnellata sul 22 aprile 2025. Dai valori di 370 - 385 euro alla tonnellata, rimasti strabili tra il 17 settembre 2024 ed il 1° aprile 2025, questi frumenti risultano aver perso 25 euro alla tonnellata fino al 6 maggio 2025.
Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 152 euro alla tonnellata.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

Venerdì 2 maggio 2025 è stato compilato l'ultimo listino a cura dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2024. Qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri il cereale pastificabile nazionale è stato quotato a 309 euro alla tonnellata sui minimi e a 314 euro sui massimi, in calo di altri 2 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 18 aprile scorso, quando si era verificato un calo di altri 4 euro.

 

Dal 10 gennaio scorso, quando il frumento duro fino ad Altamura era quotato 321-326 euro alla tonnellata, si registra - a causa dei recenti cali - una diminuzione complessiva al 2 maggio 2025 pari a 12 euro alla tonnellata. Dal 21 giugno 2024, data di inizio campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro fino nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, il valore del grano duro sulla piazza di Altamura è comunque calato di 38 euro alla tonnellata.
 
E si registra un deprezzamento di 41 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio scorso in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Infine, dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 2 maggio 2025 pari a 146 euro alla tonnellata.


Il 2 maggio 2025 il grano duro canadese di prima qualità risulta per la ventiquattresima seduta consecutiva non quotato. L'ultima quotazione risale alla seduta del 18 ottobre 2024, quando invece era stato fissato a 407 euro alla tonnellata sui minimi ed a 410 euro sui massimi. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando il frumento duro canadese di prima qualità quotava 524-527 euro alla tonnellata, al 18 ottobre 2024 si erano registrate perdite per 117 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 24 aprile 2025 quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi assegnati: 305 euro alla tonnellata sui minimi e 310 sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 17 aprile scorso, quando si era verificato un calo di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 10 aprile, quando si era rilevato un altro calo di 5 euro sulla precedente seduta del 3 aprile 2025. Tra il 9 gennaio ed il 24 aprile il frumento duro fino sulla piazza di Bologna ha così perso 10 euro alla tonnellata.

 

I valori del 24 aprile 2025 risultano in calo di 30 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno 2024 e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 24 aprile 2025 pari a 115 euro alla tonnellata.


Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 7 maggio 2025

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale più recenti rilevati da Ismea tra il 28 aprile ed il 6 maggio 2025 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 7 maggio 2025, danno 7 piazze in calo e 6 stabili su 13 rilevate. Lo scorso 23 aprile erano state ugualmente rilevate 7 piazze in calo e 6 stabili su 13 rilevate.

 

I cali sono diffusi in tutta la penisola, dalle piazze siciliane di Palermo e Catania - che perdono l'1,8% calando a 272,50 euro alla tonnellata di prezzo medio pagato al produttore e rilevate il 1° maggio - fino a Macerata (-5%), passando per Milano, Napoli, Grosseto e Foggia. Resistono alla caduta dei prezzi le piazze di Matera, Ancona, Perugia e Bologna rilevate tutte nei primi giorni di maggio, alle quali si aggiungono Ferrara e Bari.

 

Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 7 maggio 2025
(Fonte: Ismea)

 
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 7 maggio 2025, con la quotazione del frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2024. Prezzi: 292 euro alla tonnellata sui minimi e 297 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulle quotazioni del 30 aprile scorso.


Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 24 aprile 2025.

 

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