Presto in Toscana le piscine degli agriturismi si potranno svuotare anche ogni 3 anni. Non ci sarà più quindi l'obbligo di svuotare le vasche ogni anno, come prevede oggi la normativa regionale.
A dirlo è la Cia Toscana, dopo che la Giunta regionale ha dato il via libera alla proposta di legge - presentata anche dalla stessa associazione di categoria - per la modifica della norma in materia di requisiti igienico sanitari delle piscine private ad uso pubblico, nelle quali rientrano anche le piscine degli agriturismi, oltre a quelle degli alberghi e di altre strutture ricettive e sportive.
Le tecnologie già a disposizione da alcuni anni rendono di fatto possibile un uso sicuro dell'acqua anche se non viene sostituita annualmente.
Non ci sono quindi rischi per la salute e la sicurezza dei turisti e di chi in quelle piscine ci farà il bagno, ovviamente mantenendo in perfetta efficienza gli impianti, effettuando le analisi periodiche e rispettando le misure di autocontrollo per la gestione delle vasche.
Una novità non da poco, che permetterà un discreto risparmio economico per le aziende e anche un grande risparmio d'acqua, che sta diventando una risorsa sempre più importante.
E ovviamente una sentita soddisfazione per la decisione della Giunta regionale è stata espressa dal presidente di Cia Toscana Valentino Berni, che ha parlato di un risultato importante raggiunto anche grazie al lavoro di squadra delle altre associazioni agricole e del settore alberghiero e commerciale.
La proposta, come ha detto Berni, risponde alle sollecitazioni fatte negli ultimi anni e ribadite nelle ultime settimane, anche negli incontri con il presidente della Regione Eugenio Giani, con l'assessore all'Agroalimentare Stefania Saccardi e con l'assessore al Diritto alla Salute Simone Bezzini.
Per Berni quella della Giunta regionale è quindi una risposta adeguata al cambiamento climatico, che permette di non sprecare un bene prezioso come l'acqua, ma consente anche agli agriturismi di poter svolgere la propria attività nel migliore dei modi.
Ora l'auspicio di Cia Toscana è che il Consiglio regionale proceda in tempi rapidi con l'approvazione della legge, con i dovuti miglioramenti possibili, ferma restando la possibilità di seguire l'iter giuridico e proporre modifiche che saranno ritenute opportune.