I prezzi internazionali del grano duro fino diventano sempre più difficili da interpretare. E alla Commissione per lo Sviluppo del Grano della provincia canadese del Saskatchewan scrivono - se pur tra mille dubbi e giravolte - che i prezzi canadesi  dovrebbero riprendersi da gennaio, poiché l'effetto delle esportazioni dalla Turchia, che starebbero rallentando, dovrebbe completamente esaurirsi entro la fine del 2023. Secondo la Commissione questa dinamica - già in atto - avrebbe fatto aumentare il prezzo del grano duro turco di 20 dollari Usa alla tonnellata. Una beffa, considerato che in Italia i prezzi del prodotto nazionale continuano a calare.

 

I prezzi Fob del Canada aumentano leggermente ma a fronte di ulteriori significativi cali dei prezzi offerti all'origine dagli agricoltori e di un ulteriore ribasso di oltre 7 dollari canadesi alla tonnellata del prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione sulla piazza di Rosetown. Il prezzo Fob aumenta solo per un altro forte rialzo dei costi di trasporto interni canadesi. Stabili i prezzi Fob Usa, con un deprezzamento in euro legato ad oscillazioni del cambio. In questo quadro si fa notare il quarto calo settimanale consecutivo dell'Indice dei Future sul Durum a Chicago.

 

Intanto in Italia nelle borse merci prevalgono i ribassi sul grano duro fino nazionale e solo la piazza di Milano ostenta stabilità. Infine, Ismea aggiorna i prezzi medi per piazza e fotografa una situazione fortemente contrastata nel mercato all'origine del frumento duro fino nazionale.

 

Noli, il Panamax in aumento

Il mercato dei noli marittimi ha visto ieri - 25 ottobre 2023 - l'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo, perdere per la quinta sessione consecutiva, calando di circa il 6% ai minimi da tre settimane, attestandosi così a 1.832 punti. Tutto questo è avvenuto dopo che l'indice era avanzato fino al 18 ottobre scorso, portandosi sui massimi da oltre 14 mesi fino a 2.105 punti. Il Baltic Dry perde così nel giro di una settimana ben 273 punti (-12,97%). Una caduta che riporta questo indice anche sotto il livello raggiunto l'11 ottobre scorso a 1.948 punti.

 

Rispetto al 20 settembre scorso, quando questo indice, già in crescita, era pervenuto a 1.584 punti, si registra un incremento di 248 punti (+15, 66%).


In controtendenza l'Indice Panamax che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate: infatti ieri è aumentato dello 0,1% a 1.649 punti conseguendo sul 18 ottobre scorso un incremento di 30 punti (+1,85%). A questo livello il Panamax recupera e si riporta su un livello più alto rispetto a quello raggiunto il 4 settembre, quando era iniziata la parabola discendente toccando quota 1.625 punti.

Dal 12 luglio, quando era attestato a 1.088 punti, la crescita di questo indice è stata comunque, nonostante i più recenti cali, di ben 561 punti (+51,56%).

 

E continuano ad essere di crescita le previsioni sui noli. Infatti, secondo la stima di ieri 25 ottobre 2023 di Trading Economics, l'Indice Baltic Dry dovrebbe salire fino a 2.151,98 punti entro la fine del trimestre in corso, contro i 2.045,56 previsti solo la settimana scorsa. Il trend previsto a 12 mesi si porta a ben 2.504,10 punti, contro una previsione della scorsa settimana a 2.379,51.

 

Chicago, Future Durum Wheat Index -3,08% sulla settimana scorsa

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 24 ottobre 2023 continua ad essere negativo sulla settimana precedente per la quarta volta consecutiva e perde 29,00 punti (-3.08%), attestandosi a 913,67 punti, ovvero poco più di 9,13 dollari Usa per bushel. La settimana scorsa, il 17 ottobre 2023, si era verificato il terzo calo di 3,94 punti (-0,42%) sulla settimana ancora precedente.

 

Eppure questo indice aveva delineato un nuovo trend tutto in ascesa almeno fino al 9 agosto, quando ha toccato i 1.087,63 punti, dopo di che è entrato in una fase di volatilità, dovuta inizialmente soprattutto ai realizzi speculativi degli operatori finanziari e successivamente anche alle informazioni su nuovi competitor presenti sul mercato reale di riferimento.


Inoltre, la quotazione del 24 ottobre 2023 è pari a 316,82 euro alla tonnellata al cambio di ieri, 25 ottobre 2023, in calo di 11,92 euro alla tonnellata sui 328,74 euro del 17 ottobre al cambio del 18 ottobre. In questo caso, la non marginale diminuzione del valore dell'indice all'atto della conversione in euro è stata accentuata da una leggera svalutazione del cambio, portatosi da 0,95 euro per un dollaro del 18 ottobre scorso agli 0,94 dollari registrati ieri.

 

Prezzi Fob in Canada in lieve recupero

Secondo il rapporto del 23 ottobre 2023 stilato dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine è pervenuto a 639,16 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 2,57 dollari canadesi sul 16 ottobre scorso. Un bel recupero, che consente al prezzo Fob di pervenire ad un valore molto vicino ai 639,70 dollari del 2 ottobre scorso, data dell'ultimo rialzo.

 

Il valore raggiunto il 23 ottobre scorso, pur restando in crescita rispetto ai livelli registrati l'8 agosto di ben 101,30 dollari, risulta calato di 24,28 dollari canadesi dal 28 agosto, quando aveva raggiunto il picco dell'estate a 663,44.

Dal 10 luglio, quando era ancora attestato a 491,09 dollari canadesi, tale prezzo è comunque aumentato di 148,07 dollari canadesi alla tonnellata (+30,15%). Tale medesimo incremento all'8 di agosto sul 10 luglio 2023 era di 46,77 dollari canadesi alla tonnellata (+9,52%).

 

Il valore registrato il 23 ottobre è pari 438,22 euro al cambio dollaro canadese euro di ieri, 25 ottobre 2023. La quotazione in eurovaluta così determinata del prezzo Fob risulta in calo di 2,81 euro alla tonnellata sui 441,03 euro registrati il 16 ottobre al cambio del 18 ottobre 2023. Il pur lieve aumento del prezzo Fob in valuta canadese è stato in effetti neutralizzato da uno scostamento sui cambi al ribasso, che pure rimangono intorno al valore di 0,69 dollari canadesi per un euro.

 

Resta il fatto sostanziale che rispetto alla quotazione del 10 luglio scorso, valorizzata al cambio del 12 luglio 2023 e pari a 335,16 euro alla tonnellata, il valore attuale di questo prezzo Fob risulta comunque cresciuto di 103,06 euro alla tonnellata (+30,7%).

 

Secondo il rapporto settimanale prezzi Fob del 20 ottobre scorso compilato dalla Us Wheat Associates "Le offerte di Northern Durum dai grandi laghi per la consegna di novembre 2023 sono quotate 467,00 dollari Usa alla tonnellata" stabili sulle analoghe quotazioni dal 1° settembre scorso in avanti, ma riferite alle consegne di settembre e ottobre 2023. Tale valore il primo settembre era invece risultato in calo sulle quotazioni del 25 agosto scorso di 21 dollari alla tonnellata, ma ad oggi in realtà resta in crescita comunque di 67 dollari rispetto al valore del 4 agosto e pari a soli 400 dollari alla tonnellata.

 

Il prezzo Fob Usa del 20 ottobre vale 441,06 euro alla tonnellata al cambio di ieri, 25 ottobre 2023, in calo di 2,49 euro alla tonnellata rispetto al prezzo rilevato il 13 ottobre e valorizzato al 18 ottobre 2023 pari a 443,5 euro.

Stante la perdurante invarianza di questo prezzo Fob in dollari Usa, l'intero calo è dovuto alla svalutazione della divisa Usa già sopra citata, passata da 0,95 euro per un dollaro il 18 ottobre scorso agli 0,94 euro per un dollaro di ieri, 25 ottobre 2023.


Il valore del 20 ottobre in euro al cambio del 25 ottobre resta comunque maggiore di quello registrato il 4 agosto al cambio del 9 agosto - pari a 364,30 euro - di ben 76,76 euro alla tonnellata.


Canada, in calo il prezzo all'esportazione

Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 23 ottobre scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 481,35 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 7,35 dollari canadesi sul 16 ottobre scorso, quando si era verificato un altro calo di quasi pari valore - 7,34 dollari - rispetto al 10 ottobre scorso. Questo prezzo dal 25 settembre 2023 ha perso ben 33,07 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Il valore attuale del principale prezzo di acquisto all'export, rispetto ai 532,79 dollari canadesi alla tonnellata raggiunti il 21 agosto scorso, ha perso 51,44 dollari canadesi. Ma dal 4 luglio 2023, quando era quotato a 389,49 dollari canadesi alla tonnellata, il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione è comunque cresciuto di ben 91,86 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Invece gli export basis per i prezzi Fob dalla costa dell'Atlantico segnano ancora un ulteriore aumento di 9,92 dollari canadesi sul 16 ottobre scorso, portandosi a 157,81 dollari canadesi alla tonnellata, contro i 147,89 dollari della scorsa settimana, quando erano aumentati di altri 5,74 dollari canadesi sul 10 ottobre 2023.

 

Resta il fatto che, comunque, gli export basis per il prezzo Fob del Cwad numero 1, dall'8 agosto al 16 ottobre 2023 sono comunque cresciuti di ben 125,55 euro alla tonnellata.

 

Alla luce di questi dati risulta comunque chiaro che il lieve aumento del prezzo Fob in questa settimana è spiegato dall'ulteriore aumento dei costi di trasporto interni canadesi che ha del tutto neutralizzato l'ulteriore calo dei prezzi all'ingrosso all'esportazione.

 

E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 23 ottobre 2023 è di 477,67 dollari canadesi alla tonnellata, in ulteriore calo di 7,44 dollari canadesi rispetto al 16 ottobre scorso, quando si era verificato un calo di 13,68 dollari canadesi rispetto al 10 ottobre 2023. Dal 2 ottobre, quando questo prezzo medio era attestato a 504,86 dollari canadesi alla tonnellata, le perdite ammontano a 27,19 euro alla tonnellata.

 

Infine, il 23 ottobre 2023, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan, il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a gennaio 2024 - risulta essere di 464,90 dollari alla tonnellata, in calo di 22,51 dollari canadesi rispetto ai 487,41 a scadenza dicembre 2023 registrati il 16 ottobre scorso, quando si era verificato un ulteriore calo di 12,86 dollari sul 10 ottobre 2023. Dal 25 settembre, quando questo prezzo medio era attestato a 505,14 dollari canadesi, si è registrata una perdita complessiva di 40,24 dollari canadesi alla tonnellata.


Grano duro turco, gli effetti svaniranno dal 2024?

Dal rapporto del 23 ottobre 2023 della Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan si apprende che il raccolto di grano duro 2023 si assesterà entro una forchetta tra 4,1 e 4,4 milioni di tonnellate, la prima è del Ministero dell'Agricoltura del Canada, la seconda è della Commissione per lo Sviluppo del grano in Saskatchewan. Questo significa che le stime sulle rese sono ancora oscillanti. Quel che sembra certo è che le esportazioni della campagna commerciale 2023-2024 non potranno superare i 3,6 milioni di tonnellate, in calo del 30% rispetto allo scorso anno.

 

All' undicesima settimana di spedizione le esportazioni sono state pari a 84mila e 600 le tonnellate per un totale stagionale di 525,2mila tonnellate, in calo del 6% rispetto allo scorso anno.

 

A questo punto nel rapporto si afferma: "Le esportazioni di grano duro riprendono stagionalmente a novembre. La concorrenza della Turchia potrebbe rallentare le esportazioni canadesi nel nuovo anno. Detto questo, le esportazioni turche stanno già rallentando. I prezzi del frumento duro in Turchia sono aumentati di 20 dollari Usa alla tonnellata durante la settimana a causa dell'elevata domanda di esportazioni e della diminuzione dell'offerta esportabile".

 

In pratica la domanda di grano duro canadese è destinata ad aumentare, ma non in maniera forte. Infine si afferma: "La Turchia (più Russia/Kazakistan) dovrebbe esaurire le forniture esportabili entro la fine dell'anno solare, il che dovrebbe costringere gli importatori a tornare in Canada". Unica certezza: il dubbio regna sovrano anche tra gli analisti della Commissione e l'incertezza continua a caratterizzare il mercato, riflettendosi - per ora - negativamente sui prezzi.

 

Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 25 ottobre 2023 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2023, peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa. I prezzi assegnati: 380 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi, in ulteriore calo di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 18 ottobre scorso. Dal 2 agosto, quando il frumento duro aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite per 75 euro alla tonnellata.

 

Tuttavia questi prezzi risultano essere maggiori di 40 euro rispetto alle ultime quotazioni della mietitura 2022. Infatti, le ultime quotazioni di questo cereale per la campagna commerciale 2022-2023 risalgono al 7 giugno 2023, quando furono fissate a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri, 25 ottobre 2023, ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%. Questi i prezzi: 340 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 18 ottobre scorso, quando invece si era registrato un calo di 5 euro alla tonnellata.

 

Dal 2 agosto, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 65 euro alla tonnellata.


Non di meno, i valori registrati il 25 ottobre sulla piazza capitolina si mostrano superiori a quelli dell'ultima quotazione della mietitura 2022 di 21 euro sui minimi e di 26 euro sui massimi. Infatti, le ultime quotazioni della mietitura 2022 sono del 31 maggio 2023 e pari a 319 euro alla tonnellata sui minimi e 324 euro alla tonnellata sui massimi.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Borsa Merci Napoli ha quotato martedì, 24 ottobre 2023, il grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 14% (valore nominale), peso specifico 76 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, assegnando prezzi di 405 euro alla tonnellata sui minimi e 425 euro sui massimi, in calo sui minimi di 5 euro alla tonnellata e stabile sui massimi rispetto alla precedente seduta del 17 ottobre 2023.

 

Dal 1° agosto, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 60 euro alla tonnellata sui minimi e di 55 euro sui massimi.

 

L'ultimo prezzo della campagna commerciale 2022-2023 del cereale pastificabile sulla piazza partenopea era stato fissato il 23 maggio scorso a 350 euro alla tonnellata sui minimi ed a 365 euro sui massimi, pertanto i valori registrati il 24 ottobre scorso restano in aumento sugli ultimi della mietitura 2022 di 55 euro sui minimi e 60 euro sui massimi.


Borsa Merci Bari

Alla Borsa Merci di Bari il 24 ottobre 2023 la Commissione Prezzi ha rilevato le quotazioni del grano duro fino mietitura 2023, di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi: 375 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi, in calo di 5 euro sulla precedente seduta del 17 ottobre, quando i prezzi avevano subìto un ulteriore ribasso sulla ancor precedente seduta del 10 ottobre di 8 euro sui minimi e 10 euro sui massimi. Dal 1° agosto, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 70 euro alla tonnellata sui minimi e di 65 euro sui massimi.

 

L'ultima fissazione dei prezzi a Bari del cereale pastificabile nazionale per la mietitura 2022 risale al 30 maggio 2023, quando furono assegnati 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Pertanto i prezzi della mietitura 2023 del 24 ottobre si presentano maggiori di 40 euro alla tonnellata sui minimi e 35 euro sui massimi.

 

Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 24 ottobre scorso è stato fissato a 455 euro alla tonnellata sui minimi ed a 460 euro sui massimi, in calo di altri 15 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 17 ottobre scorso, quando si era verificato un altro calo di 10 euro a tonnellata sulla ancor precedente seduta del 10 ottobre 2023. Complessivamente il prezzo di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 è in perdita di 60 euro alla tonnellata.

 

Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 24 ottobre 2023 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, con le seguenti provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 385 euro alla tonnellata sui minimi e 395 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 17 ottobre fino al 5 settembre scorso. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 30 euro alla tonnellata. I valori del 24 ottobre 2033 risultano più elevati di 35 euro sui minimi e di 40 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno 2023 a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
  • Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 400 euro alla tonnellata sui minimi e 410 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 10 e 17 ottobre scorsi. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 30 alla tonnellata. I valori del 24 ottobre risultano in aumento di 46 euro sui minimi e di 51 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno scorso a 354 euro alla tonnellata sui minimi e 359 sui massimi.

 

Il 24 ottobre scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 380 euro alla tonnellata sui minimi e 400 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 29 agosto 2023 in avanti. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 20 alla tonnellata.

 

Si tratta di valori superiori di 25 euro alla tonnellata sui minimi e di 40 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022 del 20 giugno scorso. In quella occasione erano stati fissati prezzi di 355 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi.

 

Risultano pure stabili sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano che, il 17 ottobre 2023, son stati quotati ribadendo 485 euro alla tonnellata sui minimi e 500 euro sui massimi.

Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 12 euro alla tonnellata.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 20 ottobre 2023, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale, mietitura 2023, alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri. Su questa piazza il cereale pastificabile è stato fissato a 382 euro alla tonnellata sui minimi e 387 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 13 ottobre, quando si era registrata un'ulteriore diminuzione di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 6 ottobre 2023.

 

Dal 28 luglio, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 73 euro alla tonnellata.

 

I valori del 20 ottobre, rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, restano in rialzo di 40 euro sui minimi e 42 euro sui massimi. Infatti il frumento duro nazionale aveva chiuso la campagna commerciale 2022-2023 ai prezzi della seduta del 9 giugno 342 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

Nella seduta del 20 ottobre 2023 il grano duro canadese di prima qualità è calato a 452 euro alla tonnellata sui minimi ed a 455 euro sui massimi perdendo altri 23 euro sulla precedente seduta del 13 ottobre, quando questo frumento aveva perso altri 7 euro sulla ancor precedente seduta del 6 ottobre 2023. Dal 28 luglio 2023, quando questo cereale quotava 524-527 euro alla tonnellata, ad oggi registra perdite di 72 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 19 ottobre 2023 quando ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2023 - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi: 375 euro alla tonnellata sui minimi e 380 euro sui massimi, valori in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 12 ottobre, quando invece i prezzi si erano tenuti stabili sul 5 ottobre 2023.

 

Dal 3 agosto, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 45 alla tonnellata.

 

I prezzi della piazza felsinea di questa mietitura registrati il 19 ottobre 2023 restano superiori di 35 euro a quelli già fissati l'8 giugno scorso, in occasione dell'ultima seduta della mietitura 2022, pari a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 25 ottobre 2023

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea dal 16 al 23 ottobre 2023 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 25 ottobre 2023, presentano 6 piazze in diminuzione (Bologna, Catania, Palermo, Foggia, Bari e Ferrara) ed una in rialzo - Grosseto - su 13 monitorate, mentre le restanti 6 - Ancona, Macerata, Matera, Perugia, Milano e Napoli - appaiono stabili.

 

È una situazione di mercati contrastati, dove dinamiche locali prendono probabilmente il sopravvento su quelle globali, data anche la volatilità indotta dall'incertezza, temi ormai dominanti di questa campagna cerealicola. Le cifre di questa situazione di mercato sono ben rappresentate dalla tabella sottostante.

 

Scarica la tabella dei prezzi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea ieri, 25 ottobre 2023

(Fonte: Ismea)

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna, è quello pubblicato ieri, 25 ottobre 2023: quota il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino a 380 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi, in calo di 2 euro alla tonnellata sulle quotazioni del 18 ottobre.

 

Per ogni altro confronto con i prezzi della scorsa settimana è possibile rileggere l'articolo di AgroNotizie® del 19 ottobre 2023.

 

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